CASA POUND E FORZA NUOVA SOFFIANO SULLA GUERRA TRA POVERI. PER GUADAGNARE VOTI
Escludiamo pure ci sia una talpa in Campidoglio che, come rivela Il Fatto Quotidiano,avverta quelli di Casapoundquando una casa popolare viene assegnata ad uno straniero o ad una famiglia Rom, come capitato in questi ultimi tre anni a San Basilio, a Tor Sapienza , a Torre Maura, a Casalbruciato. In fondo, non ci sono prove per affermarlo. E’ un dato di fatto, però, che i fascisti del terzo millennio e Forza Nuova, sul disagio certificato nei quartieri dormitorio della Capitale, soffino insistentemente sul fuoco della guerra tra poveri.Fomentano la rabbia, presidiano il territorio conquistato, urlano dentro il megafono dello scontro sociale. In queste ultimi giorni è accaduto tante, troppe volte per chiamarla casualità.Quando la protesta di un pugno di abitanti del posto monta, loro sono lì, primi tra i primi ad alimentare l’incendio.La domanda che molti si pongono allora è: qualcuno li avverte dell’imminente focolaio oppure sono loro stessi a costruire il set della rivolta? Ultimi contro penultimi. Giocano a questo gioco al massacro Casa Pound e Forza Nuova. Dal loro punto di vista la tattica è assolutamente vincente. Un meccanismo perfetto, dunque, una stategia pianificata a tavolino, che piacerebbe molto a Steve Bannon.Anche se poi basta un quindicenne come Simone, che parla con il cuore e con la testa, per incepparne l’ingranaggio.Del resto, prima gli italiani è il loro slogan. Prima gli italiani è il loro serbatoio elettorale. Peccato cheCasapound e Forza Nuova appicchino l’incendio quando questo è poco più di un fuocherello. Da Tor Sapienza a Torre Maura, quartiere da venti- venticinquemila abitanti in tutto, le proteste della gente del posto si riducano ad una settantina di persone. Sarebbe davvero poco per parlare di una rivolta in corso. Così, ad ascoltare i pareri di diverse persone ,la grancassa mediatica( antipasto, primo secondo e contorno di cronisti che si precipitano sul luogo dell scontro sociale), secondo molti, sono loro ad offrirla, diffondendo il verbo attraverso dirette facebook ,componendo magari i numeri di telefono dei giornalisti per farli accorrere il più in fretta possibile. Tutto per un pugno di voti. E’ chiaro infatti che l’asticella dello scontro che Casapound e Forza Nuova alzano quotidianamente sia solo un modo per ottenere consensi, sollevarsi da quell’un per cento a cui le urne relegano le due forze di estrema destra. Il problema però , in questo trionfo di saluti romani, è che i voti di quella parte politica sono già appannaggio di Lega e Fratelli d’Italia, che hanno da tempo messo cappello su queste proteste in cui gli ultimi e i penultimi si scannano mentre i ricchi banchettano con le loro briciole. Tra l’altro, a dar retta ai rumori di sottofondo, al chiacchiericcio, il quattro marzo scorso i risultati elettorali delle due formazioni di estrema destra non sono stati affatti rosei perchè i militanti stessi hanno preferito non disperdere i voti mettendo invece la croce sui partiti di Salvini e della Meloni. Vero, falso? Testimonianze ne sarebbero state raccolte diverse, ma facciamo finta che non sia così. Quel che è certo che la strategia per attirare consensi punta sempre più in alto, nel pantano della propaganda . Per dire: oggi a Casalotti è previsto un presidio delle due formazioni estremiste, per cacciare i rom che sarebbero destinati in quel quartiere della periferia romana. Peccato che al momento di zingari da quelle parti non ci sia nemmeno l’ombra. Propaganda, semplice propaganda. Non è previsto infatti nessun insediamento, come sottolinea il Campidoglio. Ma loro, i fascisti del terzo millennio, hanno già pronto il solito campionario di odio e di fischi per la sindaca Raggi. Già, la sindaca.In realtà sono in molti a sostenere che l’obiettivo finale della propaganda nera sia quello di metterla all’angolo, costringerla alle dimissioni. Perchè è incapace, a loro dire, di fronteggiare il problema delle periferie esplosive. Gira che ti rigira, comunque, il punto d’arrivo è sempre quello: ottenere consensi e andare al potere . in effetti, come diceva Simone ad un militante di Casapound, giorni fa:“State a fa’ leva sulla rabbia della gente per racimolare voti. E ‘Sta cosa di anda’ sempre contro le minoranze a me nun me sta bene. Nessuno deve essere lasciato indietro, né italiani, né rom”. No, nessuno dovrebbe esser lasciato indietro. MA vaglielo a spiegare a Fiore o a Di Stefano, i capi dei due gruppi, che su questa guerra intestina tra poveri stanno puntando tutte le loro carte. Se venissero interpellati, farebbero finta di non capire.
