MENO MALE CHE PAPA FRANCESCO C’E’

MENO MALE CHE PAPA FRANCESCO C’E’

Ho studiato tedesco alle superiori ma, nonostante avessi 9, non ricordo praticamente nulla. Tale era il mio odio per quella lingua dura e difficile che mia madre mi aveva obbligata a scegliere invece del più sinuoso e semplice spagnolo. Quindi, sulla questione deriva morale della Chiesa iniziata nel ’68, mi baso solo su quanto riportato dai maggiori siti di news italiani. Intanto, tiro le orecchie ai titolisti di Sky Tg 24 che questa mattina, nella striscia delle news, hanno scritto: Il Papa sulla pedofilia: deriva morale della chiesa iniziata nel ’68 (o qualcosa di simile) senza specificare che per Papa intendevano Benedetto e non Francesco. Perché io, che ero a fare fisioterapia e vedevo lo schermo attraverso i vetri che separano la palestra dalla piscina, confesso di aver avuto un sussulto. Papa Francesco non ne sbaglia una, davvero se ne era uscito con una dichiarazione del genere? E infatti non era lui. Dunque. Che il ’68 abbia portato a una rivoluzione dei costumi è ovvio. Che abbia preso a picconate la forma, portandosi dietro, in parte, anche la sostanza, pure. Ma far coincidere l’inizio della pedofilia nella Chiesa, che esiste dai tempi del Medioevo, col ’68, mi pare un po’ forzato. Che ci sia stata una crisi delle vocazioni, per carità, è vero. Ma solo perché non erano vere vocazioni. Perché, se hai ricevuto “la chiamata” non basta certo Blowin’ in the Wind a fartela passare. Il ’68 può aver – forse, in parte – scardinato la forma legata alla Chiesa Cattolica, che è fatta di rituali rigidi e che, senza forma, perde anche sostanza, ma non ha favorito di certo la pedofilia che è una vera e propria devianza mentale. Ma vabbè, Ratzinger è un grande amante della forma, per lui imprescindibile, quindi ci sta. Credo sinceramente che, se fosse rimasto Papa in carica, altro che crisi della vocazioni. Meno male che c’è Francesco.