IN MEMORIA DI MASSIMO BORDIN
Per uno che già dorme poco di suo, da sempre, dormire in notti come quella di oggi è difficile.Rovisto nella memoria. Rileggo messaggi su messenger, su whatsapp, sms. Appunti di un libro quasi finito, da anni.Ma sono cose che tirerò fuori meglio fra qualche giorno, quando, spero, la fitta sarà meno violenta. Intanto, nel cercare di riannodare le cose, di resistere alla tentazione di abbandonarsi al solo pianto, ascolto Massimo, con Adriano e altri, al convegno dello scorso y dedicato al quarantennale de “L’affaire Moro” di Sciascia. Il volume che mi cominciò a orientare in direzione radicale, che diede un senso nuovo, più profondo, alla attenzione che già avevo per Pannella e i Radicali, pur militando altrove, allora. Ascolto Massimo a quel convegno, in piena notte, su Radio Radicale, e resto ancora una volta stupefatto della lucidità, della cura nell’analisi dei dettagli, della precisione scientifica della memoria dei fatti, e della logica che li unisce.Altro materiale per riflessioni, e lavori, che verranno. Dopo il convegno su quel capolavoro di Sciascia giro un pico sul sito di RR, e ascolto, anzi ri-ascolto, due interventi in ricordo di Massimo. Di iieri pomeriggio. Il primo è linkato qui nel post. Renato Brunetta in pochissimi minuti traccia un ritratto perfetto della inimitabile bravura di Bordin.Il secondo è di Graziano Delrio, che in ancor meno tempo dice anche lui in modo chiaro ciò che stiamo pensando in moltissimi. Io credo in varie decine di migliaia di appassionati di politica, di informazione, magari semplicemente di senso civico. Questo secondo intervento lo metto nel primo commento al post. In entrambi questi uomini politici, non appartenenti allo stesso schieramento, si percepisce oltre l’apprezzamento professionale, il rispetto per la libertà unita alla onestà intellettuale, e la commozione causata dalla sensazione di aver perso qualcosa, qualcuno, davvero prezioso. Io prego davvero chi può di ascoltare questi due interventi. È un modo per dare corpo, forma, a ciò che stiamo provando in tanti. Tantissimi. Un abbraccio a Roberta Jannuzzi, che probabilmente domattina condurrà “Stampa e regime” per la prima volta non da “riserva” – e che è bravissima -, a Lanfranco che ieri ha raccolto tante dichiarazioni oltre queste due che ho scelto, a Roberto, a Ada, a Sonia, a Michele, a Emilio, a Alessio, e a tutta la fantastica squadra di Radio Radicale. Io sono certo che non perderemo la partita, e che Marco e Massimo stanno già operando perché le cose vadano come devono andare. RADIORADICALE.ITRenato Brunetta ricorda Massimo BordinROMA, 17/04/2019
