UPDATE SU SRI LANKA

UPDATE SU SRI LANKA

Ancora rivelazioni sui buchi della sicurezza cingalese. Uno degli attentatori della strage di Pasqua era stato arrestato in gennaio e poi rilasciato. Altri suoi complici sorvegliati, ma non fermati per mancanza di prove concrete. Particolari diffusi dalla CNN che confermano indiscrezioni trapelate all’indomani del massacro. L’uomo-bomba protagonista dell’attacco al Cinnamon Hotel, Imsath Ibrahim, era finito nelle indagini della polizia dopo un blitz lanciato in una zona di campagna. Gli agenti – forse grazie anche alle soffiate arrivate dall’India – avevano scoperto la base sequestrando cento chilogrammi di esplosivo, armi, materiale suscettibile di essere impiegato per azioni terroristiche. Dopo qualche giorno però, il militante è tornato libero. Si è ipotizzato che lo abbiano lasciato andare grazie all’intervento del padre, Mohammed Ibrahim, ricco mercante di spezie con forti agganci nella politica dell’isola. Due suoi figli, Imsath e Ilham, si sono fatti saltare nelle incursioni all’interno degli hotel. Un terzo è ricercato. Il premier Ranil Wickremesinghe, in una intervista all’emittente Usa, ha aggiunto che un certo numero di membri del network erano noti alle autorità, alcuni sono stati tenuti d’occhio per diverso tempo. Solo che durante le indagini non sarebbe emerso nulla di incriminante. Un fallimento nella prevenzione che si somma a quello degli allarmi ignorati. In base a nuove ricostruzioni l’intelligence indiana ha comunicato i primi dati, a livello informale, fin dallo scorso novembre. A questo contatto ne sono seguiti altri, con l’aggiunta di particolari su una cellula creata dal predicatore Zahran Hashim, pare vicina a mujaheddin dell’Isis in Afghanistan. Un report ufficiale però – ha scritto il Guardian – è stato trasmesso solo all’inizio di aprile. In Sri Lanka le misure di sicurezza restano in piedi perché l’esecutivo teme altri colpi contro i cristiani e anche la comunità Sufi. Infatti sono state sospese, fino alla prossima settimana, cerimonie e eventi religiosi. Sempre gli indiani hanno sottolineato che sarebbe pronto ad agire un secondo nucleo composto, forse, da membri della famiglia Hashim e dai estremisti arruolati dagli Ibrahim. Nella foto a destra, l’attentatore rilasciato