SOTTO LE STELLE DEL CINEMA

Era grasso.Molto.Era polacco.Polacco il padre, polacca la madre, polacco il figlio della sorella che era polacca pure quella.Si trovava a Bologna per caso, tutto merito di RyanAir che ha dei voli a prezzi così bassi che ti fanno venire voglia di viaggiare.L’ultima volta che era stato in Italia, era venuto a Orio al Serio e aveva visitato Milano.Gli era piaciuta molto Via Paolo Sarpi, il Duomo un po’ meno, i Navigli gli avevano fatto schifo, ma non quanto la Torre Velasca.Al ritorno fu operato d’urgenza al pancreas.Lo davano per spacciato, ma la Madonna di Czestochowa fece il miracolo e lo salvò da una morte certa.Da quel giorno la sua percezione della vita cambiò e incrementò i suoi viaggi a bordo di voli RyanAir che a prezzi stracciati lo portavano in posti dove non sarebbe mai stato, anche perché non sapeva della loro esistenza.Tipo Bologna.Si trovava lì.Per caso.Lui, Nikodem.Lei, Petronela.Mano nella mano alla pizzeria Due Torri in Strada Maggiore.Si amavano.Molto.La mattina dopo sarebbero andati a piedi a San Luca e là avrebbero acceso un cero alla Madonna di San Luca che era molto simile alla Madonna di Czestochowa e questo secondo Nikodem era un segno tangibile che le cose non avvengono per caso, come non avvenne per caso il loro imbattersi nel cinema in Piazza Maggiore.Forse. Nikodem e Petronela scoprirono che proprio quella sera sarebbe stato ospite Lars Von Trier e che avrebbe presentato la sua versione di quattro ore e cinquantotto minuti de L’ESORCISTA, film in lingua originale (aramaico) con sottotitoli in inglese.“Che dici Petronela? Ci fermiamo a vedere il film?” domandò Nikodem.“Ma si dai. Prendiamo posto che se no dopo non lo ritroviamo” rispose Petronela che ben sapeva che con ‘sti film gratis si crea la ressa e arrivano cani e porci.Erano le 17.30.C’erano quaranta gradi.Si misero a sedere.“Senti Petronela, tu stai qui a tenere i posti occupati, io vado a cercare qualcosa da mangiare che ho un languorino”.Petronela lo baciò sulle labbra sudate e Nikodem andò a procacciare cibo.Tornò con un Mc Chicken Menu, un Big Mac Menu, un Happy Meal con il gioco sorpresa degli Avengers, due Milk Shake al cioccolato e due gelati Sundae che mangiarono prima di tutto perché si stavano già sciogliendo.Alle otto e mezzo arrivò Lars Von Trier.Era ubriaco.Molto.Fece un discorso lunghissimo in danese che manco la traduttrice capì cosa volesse dire, poi mise male un piede e cadde dal palco.Imbarazzo generale.Si procurò un taglio alla fronte che cominciò a pisciare sangue.Segue intervento immediato di un’AZNALUBMA che lo porta d’urgenza al Sant’Orsola.Gian Luca Farinelli sale sul palco e si scusa, dalla prima fila comincia il consueto lancio dei tortellini di disapprovazione.Il film, nonostante tutto, comincia.La sigla sarà durata mezz’ora.Il film è tutto un urlo.Bestemmie.Schiaffi agli indemoniati.Percosse.Molti abbandonano la Piazza e vanno a fare un giro in Piazza Santo Stefano o a prendere un gelato in Via Castiglione. “Questo è troppo” dice il signor Molinari che aveva avuto la bella idea di portare al cinema i figli Carlo (5 anni) e Martina (3 anni).Bambini in lacrime.Folla inferocita.Urli.Grida.Scene di violenze sessuali.Una mietitrebbia.E poi delle zanzare.Tante.Mentre accadeva tutto questo, Nikodem e Petronela dormivano.Sì dormivano.Molto.Il film continuò.Finì verso le due e mezzo.Il parere del pubblico fu unanime “Soccia che schifo di film. Domattina devo andare a lavorare”.La folla defluisce.Seduti sulle scomode sedie era rimasta solo la coppia di polacchi, attorno a loro quelli dell’Hera che spruzzano l’acqua per terra e fanno un gran rumore.Petronela si svegliò di soprassalto.“Dove sono?” pensò.Poi le tornò in mente che era a Bologna in Piazza Maggiore a vedere gratis un film di Lars Von Trier in aramaico sottotitolato in inglese e che la mattina dopo sarebbe andata a San Luca.Strinse il braccio a Nikodem.“Oh Niko, sveglia!” gli disse.“Oh Niko, dai su, sveglia!” gli disse.“Nikodem dai”.E niente.Era morto.