ADDIO PASQUALE INDULGENZA

Gli “amici” di Facebook sono nomi, volti, e in qualche caso, nomi e volti rinviano a persone che hai incontrato, o con cui ti sei relazionato nel corso del tempo. In fondo questo “social” ha due scopi precipui: ritrovare amicizie perdute e creare nuovi rapporti, di varia natura.Capita anche che nel mare di nomi che rimangono solo virtualità, si scovino persone con cui davvero stabilisci contatti, con cui crei scambi, che arrivi persino a incontrare in carne ed ossa.Così è stato conPasquale Indulgenza, poeta, filosofo, e docente di Imperia, ma nativo di Portici, che dopo diversi scambi di opinioni su questioni politiche e dibattiti culturali, mi invitò nella città ligure a presentare il mio “Gramsci. Una nuova biografia”. Trovai una sala stracolma di persone attentissime e interessate. Pasquale fece una lunga e dotta introduzione, connettendo il mio libro a tematiche più generali. Fui colpito dalla sua erudizione, e dalla sua preparazione specialmente filosofica. E mi accadde di pensare: quanta professionalità, quanta passione, quanta cultura non riconosciuta nel corpo docente italiano, così vilipeso, negletto, maltrattato…Avrei dovuto ritornare per portare in loco lo spettacolo “Un Gramsci mai visto”, ma alla fine si era deciso di rinviare all’autunno.Mi giunge ora, da un comune amico,Orlando Botti, la tristissima, inattesa notizia della morte improvvisa di Pasquale. 57 anni, una vita ancora piena, largamente da vivere, una carriera spezzata di docente (al Liceo Amoretti di Imperia), amatissimo dai suoi allievi, una presenza vivace nel tessuto politico-culturale imperiese, dove egli era una figura di spicco nell’ambito della Sinistra. Che ne soffrirà la mancanza, specie in questi tempi così duri. Addio Pasquale.(L’immagine è tratta dal suo Profilo)