L’APPRODO TRA LE POLEMICHE. GAD LERNER DOMANI SU RAI 3

L’APPRODO TRA LE POLEMICHE. GAD LERNER DOMANI SU RAI 3

Lo scrittore e giornalista torna in tv,dopo un periodo di digiuno dai teleschermi per parlare di politica e di temi strettamente legati alla vita sociale del Paese. Un ‘approdo’, il suo, non del tutto tranquillo come qualunque capitano si augura al momento di attraccare in porto la sua nave. La messa in onda della 1^ delle sei puntata de L’Approdo, questo il titolo del programma in seconda serata su Rai 3, da domani 3 giugno,è interamente dedicata alla Lega.Partito che il giornalista ha seguito fin dagli esordi, della quale analizzerà, con gli ospiti in studio (non politici, precisa Lerner) evoluzione e metamorfosi, da partito del Nord a partito Nazionale e, probabilmente, di maggioranza relativa (dopo le europee). “Conosco Salvini da quando portava i calzoni i corti, cercherò di raccontare quanto vi sia di continuità tra questo leader italiano di oggi e la Lega delle origini, avremo delle sorprese interessanti”, annuncia Gad. E, lui, il Matteo nazionalee ministro a tutto a campo, forte più che mai dei risultati delle urne,non poteva certo mancare di dire la sua.Ne ha sempre per tutti, figuriamoci per Lerner, divenuto l’ultimo dei suoi bersagli. Accantonati, solo momentaneamente, Fazio e Saviano,è a lui che il buon Matteo ringhia dai palchi a sostegno dei sindaci leghisti in ballottaggio. “Mi spiace lo paghino gli italiani, ma più lui e altri come lui (Saviano, Santoro) vanno in televisione e più gli italiani votano Lega”, dice il ministro dell’Interno. E forse non esagera, visto il responso delle urne e la ‘vuotezza’ della sinistra, tornata, si fa per dire, in auge più per le stilettate sganciate agli avversari politici che per la messa in campo di programmi utili per la crescita del Paese. I compensi di questi giornalisti cosiddetti ‘rossi’sono da tempo nel mirino della Lega e di Salvini in particolare. “Quando si dimezzerà lo stipendio andrò da Fazio”, motivò così la sua non-presenza a Che tempo che fa, innescando una serie di botte e risposte col conduttore Rai. E il ‘quanto costa, quanto prende con quanta gente viene a lavorare’, riferite ora a Lerner, sono domande che il vicepremier rivolge all’Ad Rai, Fabrizio Salini. Non si fa attendere la risposta del conduttore de L’Approdo: “Mi limito a ricordare che per ora, grazie al Cielo, la Rai è di tutti e non solo di coloro che la pensano come la persona che si è lamentata ieri”(vale a dire Salvini). In quanto al compenso, parla chiaro Lerner: 69mila euro lordi che, al netto, diventano la metà, precisa, per quattro/cinque mesi di lavoro, cifra ben lontana da quella propagandata dalla Lega. Per trarre temi di attualità come il buonismo, i radical chic e, appunto, la nuova destra. La polemica è in atto.Così come la curiosità per sapere come andrà a finire.