BOOM “SECOLO D’ITALIA”, DECADENZA “BLOG DELLE STELLE”: DIFFERENZA TRA COMUNICAZIONE E PROPAGANDA

BOOM “SECOLO D’ITALIA”,  DECADENZA “BLOG DELLE STELLE”: DIFFERENZA TRA COMUNICAZIONE E PROPAGANDA

Nel mondo del web le influenze e legerarchie sono continuamente in evoluzione ma una notizia di questi giorni – il piccolo sito del “Secolo d’Italia” ha appaiato il potente e radicatissimo blog dei Cinque stelle – dice qualcosa sui segreti del mondo della comunicazione. Diversi anni fa Casaleggio padre ebbe una potente intuizione, quella di puntare decisamente sulla Rete e quell’investimento ha aiutato il boom dei Cinque stelle. Oggi che non esiste più un monopolio del mezzo-web, bisogna affinare gli strumenti. L’escalation di contatti del “Secolo d’Italia” (8 milioni di visualizzazioni nell’ultimo mese ) che ogni giorno propone letture molto di parte, “mixate” con notizie in esclusiva ha alle spalle un personaggio come Francesco Storace, che all’inizio degli anni Novanta è stato bravissimo capoufficio stampa dell’Msi e poi di An, ereditando il ruolo da un altro fuoriclasse, Massimo Magliaro. Con il loro partito emarginato, allora tagliato fuori da qualsiasi circuito, era impresa complicatissima far passare, non dico una notizia, ma un sussurro. Per vincere la “concorrenza” dei portavoce della Dc, del Pci, del Psi o di palazzo Chigi (il più bravo di tutti è stato Pio Mastrobuoni, portavoce di Andreotti) e al tempo stesso per conquistarsi la fiducia di giornalisti diffidentissimi, dovevi essere affidabile, creativo, non propagandistico. Non stupisce che quel bagaglio di professionalità, torni utile anche in una stagione come questa. Anche se alla fine la lezione di questi mesi è la stessa che viene dalla storia: fuori dalla bolla comunicativa continua ad esistere la realtà che alla lunga è più forte di ogni suggestione.