MESINA TORNA IN LIBERTÀ PER SCADENZA DEI TERMINI CAUTELARI
DI CHIARA FARIGUGrazianeddu riassapora le libertà. Dopo sei anni di carcere nel penitenziario di massima sicurezza di Bad’ e Carros è tornato nella sua Orgosolo. È ancora incredulo per la libertà ritrovata. Un colpo di scena, la sua scarcerazione, uno dei tanti che hanno caretterizzato la sua lunga e travagliata vita di ‘balente’ e che lo ha di colpo riportato agli onori della cronaca. Esce per ‘scadenza dei termini’.I giudici della Corte di Appello di Cagliari non hanno mai depositato le motivazioni della sentenza.Mesina fu tratto in arresto con l’accusa di essere a capo di un’organizzazione di traffico internazionale di droga. All’ex Primula Rossa l’obbligo di firma presso la caserma dei CC. e di dimora dalle 22 alle 6 del mattino. Di certo non ci sperava più a 77 anni suonati. Per questo tornare a casa e dormire sul proprio letto ha un valore inestimabile. Una gioia che aveva già assaporato quando, nel 2004, l’allora PdR Ciampi gli concesse la grazia. Dopo aver scontato ben 40 anni di carcere. Uno dei pochi, forse l’unico, ad essere stato dietro le sbarre per 4 decenni. Dopo la grazia torna a nuova a vita. Cominciando un percorso umano di riscatto nella sua Orgosolo.O almeno così era sembrato. Visto che poi, dopo pochi anni, tutto precipita nuovamente. E non più per i motivi che avevano fatto di lui il bandito sardo (e non solo) più famoso, vale a dire vendette/regolamento di conti per torti subiti, tipiche del codice barbaricino di cui era stato figlio e testimone. Stavolta era diverso. Un’accusa ben più infamante e terribile: essere invischiato in un traffico di droga ed essere addirittura il capo dell’organizzazione. Una macchia indelebile. Imperdonabile anche per quanti, nonostante tutto, avevano guardato con una certa indulgenza alla sua travagliata esistenza. Ieri è tornato in libertà. L’ultima occasione per Grazianeddu di vivere nel suo paese l’ultimo scorcio del suo viaggio terreno.
