SALVINI STA COL TABACCAIO, #IOSTOCONLAVERITA’

SALVINI STA COL TABACCAIO, #IOSTOCONLAVERITA’

Che dire di un ragazzo di 24 anni, moldavo e incensurato, che viene ammazzato mentre cerca di rubare in una tabaccheria? La cosa migliore sarebbe tacere ed attendere la ricostruzione dei fatti per capire se chi lo ha ucciso stava davvero difendendo l’incolumità propria e della propria famiglia oppure se si è trattato di un processo per direttissima dove il derubato si è trasformato in giudice e carnefice. Però qualcosa si può dire, non sul morto e neppure su chi lo ha ammazzato, ma su quei cronisti che fanno scempio del mezzo con cui dovrebbero informarci: la lingua italiana.Su tutte le maggiori testate giornalistiche vengono usati due termini che con l’accaduto non c’entrano nulla,assaltoerapina. Facciamoci aiutare dalla fidata Treccani: assaltos. m. [lat. mediev. assaltus, der. di assalire: v. assalire]. – 1. Azione di attacco violento e per lo più armato contro persone o luoghi, come episodio di un combattimento o come atto di aggressione (a scopo di rapina, di uccisione, di ferimento, ecc.) rapinas. f. [dal lat. rapina, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. a. In diritto penale, delitto contro il patrimonio, consistente nell’azione e nel fatto di impossessarsi, mediante violenza o minaccia, della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene E’ del tutto evidente come l’hashtag di Salvini “#iostocoltabaccaio” sia stato adottato da tutti i media che contano in spregio di quel poco di verità già emersa, ma quel che è peggio con lo scopo di condizionare l’opinione dei propri lettori. Giusto per quei pochi a cui importa qualcosa, le parole corrette da usare sarebbero state“effrazione”e“furto”, evidentemente di scarso effetto per nobilitare una sparatoria.