SARDEGNA: CAVALLETTE METTONO SUL LASTRICO AZIENDE AGRICOLE
Quando si dice ‘piove sul bagnato’.In Sardegna,dove incombe una crisi senza precedenti, dove il tasso di disoccupazione giovanile (e non solo) tocca cifre esponenziali, dove decine di piccoli borghi sono a rischio spopolamento e l’eco della protesta dei pastori non si è ancora spenta,si è abbattuta una nuova ‘calamità’.Che ricorda una delle più temute punizioni bibliche:milioni di cavallette stanno devastando le campagne del nuorese. Ottana, Bolotana, Orotelli e Orani, i quattro comuni maggiormente danneggiati.Un fenomeno preoccupante anche se circoscritto. Distrutte intere colture di foraggio e cereali, decine le aziende agricole e zootecniche in ginocchio. E’ emergenza, sostiene la Coldiretti,anche perché qualsiasi trattamento per eliminarle sarebbe ora poco efficace. E’ proprio in questi mesi caldi che proliferano indisturbate.Il loro habitat naturale per riprodursi, i terreni incolti.Per poi spostarsi in quelli coltivati per farne piazza pulita. E’ quanto sta avvenendo nel nuorese dove appunto il fenomeno dell’abbandono, abitativo e lavorativo, si è fatto in questi ultimi anni più consistente. Una stagione compromessa, per centinaia di allevatori e agricoltori.La conta dei danni sarà possibile farla solo a emergenza finita, quando le cavallette, finito il loro ciclo riproduttivo, moriranno. Vale a dire a fine agosto. Come contrastare il fenomeno?Secondo gli esperti l’unica ‘prevenzione’ è propriola presenza dell’uomovisto che per depositare le uova le cavallette prediligono i terreni incolti. Occorre quindi intervenire arando le terre non coltivate per evitare che il fenomeno si ripeta anche il prossimo anno nel periodo della riproduzione (aprile-agosto). Intervento, questo, da affiancare ad un programma mirato di disinfestazione nel rispetto della salvaguardia ambientale.
