FOLLA AI FUNERALI DEL CARO PIETRO COCCIA
“La straripante fragilità” di Pietro Coccia, evocata dalla sorella in un toccante messaggio, ha riempito di mestizia la chiesa degli Argentini, stamattina a Roma. Poi, certo, tanta gente del cinema, molta commozione tangibile, anche qualche applauso di troppo (i funerali avrebbero bisogno di silenzio, secondo me). E il rimpianto diffuso di non aver fatto, forse, quanto necessario per lenire la solitudine dell’amico fotografo. Ma è anche vero che Pietro, uomo così generoso e chiuso allo stesso tempo, non si faceva aiutare tanto facilmente.
