UN ELOGIO ALLA DISOBBEDIENZA CIVILE
La disobbedienza civile o incivile…Chi non l’ha mai praticata scagli la prima pietra. “Se Lucano ha preso scorciatoie è stato per eccesso di generosità. È reato l’umana solidarietà?” Afferma Don Ciotti. Più o meno la stessa cosa l’afferma Saviano. Ieri lo avevo chiamato “reato di umanità”.Detto questo torniamo alle “scorciatoie”. Stradine che noi italiani da sempre precorriamo Diciamocelo chiaro. Le percorriamo o per necessità o per abitudine. Sbagliamo. Ma lo facciamo. Chi non lo ha mai fatto ha tutta la mia ammirazione. Io l’ho fatto. Ripeto per necessità o vizio. Perchè in questo Paese spesso dobbiamo percorrere “scorciatoie” altrimenti veniamo sorpassati dagli altri che le percorrono. Un vizio. Una difesa. Una disperata necessità a volte. Altre volte allunghiamo un euro a un improvvisato parcheggiatore che ci “cura” l’auto in sesta fila. Un vizio. Una disperata necessità quando si parla di una visita medica per una cosa grave. Poi migliaia di “scorciatoie” percorriamo. Spesso non per colpa nostra ma per colpa di governanti che della “burocrazia su tutto” hanno creato un mostro insormontabile.Siamo un Popolo avvezzo a una non più celata disobbedienza civile. Pro domo nostra. E ci diciamo: “Tanto i primi a farlo sono i politici”. Ed effettivamente l’esempio della politica è sconsolante e sotto gli occhi d tutti.Chi però, ad esempio per scopi umanitari, ha praticato la disobbedienza civile, e tra gli altri metto il sindaco di Riace, non andrebbe punito. Ma premiato. Abbracciato. Aiutato. Citato ad esempio. Imitato. Rispettato.Non certo arrestato per Dio. Non arrestato. Il bene e chi fa del bene non si arresta. Il bene non è “uno zero”. Uno zero è chi lo ferma e lo ammanetta.
