MAI RILASCIARE INTERVISTE SENZA AVERE IN TASCA LA NOMINA

MAI RILASCIARE INTERVISTE SENZA AVERE IN TASCA LA NOMINA

Fatte le debite differenze, la vicenda di Claudio Andrea Gemme, commissario straordinario a Genova peralcune ore, prima di essere cancellato per far posto al sindaco Claudio Bucci, mi ricorda un po’ quella di Giulio Malgara. Bisogna parlare solo quando si ha in tasca la nomina: invece Gemme, prima “candidato unico” per Di Maio e poi non più, ha cominciato a dare interviste a destra e a manca, sentendosi già nel ruolo. Facendo arrabbiare molti, non solo per un certo conflitto di interessi subito notato dagli osservatori, ma anche per il piglio da nuovo sceriffo in città. Fece qualcosa del genere, anni fa, nell’ottobre 2011, il manager e pubblicitario Giulio Malgara, grande amico di Berlusconi. L’allora ministro ai Beni culturali, Giancarlo Galan, lo designò presidente della Biennale al posto di Paolo Baratta, considerato scomodo e troppo autonomo; e l’uomo, subito ringalluzzito all’idea, prese a dare interviste senza aver in tasca, pure lui, la nomina prestigiosa che aveva bisogno, per essere tale, del passaggio nelle commissioni Cultura di Camera e Senato. Farò questo, confermerò quest’altro, taglio qui, e via chiacchierando. Invece Malgara fu bocciato alla Camera, poco dopo il governo Berlusconi dovette dimettersi, Galan si sa com’è finito; e Paolo Baratta è ancora presidente della Biennale.Nelle foto: Claudio Andrea Gemme, a destra Giulio Malgara con Galan.