LA RASSEGNA STAMPA IN 10 MINUTI
1. Su Repubblica l’economista Roberto Perotti spiega agli zucconi come me che il problema della manovra non è il 2,4 di deficit, ma il fatto che pure con il 2,4 mancano comunque altri venti miliardi e per trovarne almeno un po’ sarebbe utile mettere le forbici nel mare magnum delle agevolazioni fiscali. Ma quando in passato si è provato, tutte le lobby – dagli autotrasportatori alle pompe funebri – hanno minacciato di bloccare il Paese, quindi ciccia. 2. Ecco che allora si allarga il condono fiscale, che fa schifo ma porta cash facile facile. Ad esempio, chi ha cartelle fino a 1.000 o 5.000 euro (la soglia è ancora incerta) pagherà solo il 40 per cento del dovuto. Tagli e generose rateizzazioni per chi ha evaso fino a 200 mila euro (la Lega vorrebbe 500 mila). Il primo provvedimento si chiama “taglia cartelle”, il secondo “ravvedimento operoso straordinario”, perché la parola “condono” è proibita. I cretini come me che appena ricevono una cartella corrono a pagare si attaccano. 3. Si fa un gran parlare delle agenzie di rating, che in generale stanno simpatiche come la sabbia nel letto. Il titolo del Corriere è “L’avvertimento di Fitch”, tipo la testa di cavallo mozzata lasciata davanti alla porta. Seguiranno le bocciature delle altre due agenzie, entro fine mese. Una speranza viene dal Sole 24 Ore che intervista un boss di Jp Morgan secondo il quale invece è un ottimo momento per comprare Btp, che rendono benino e l’Italia non farà default, spiega. Insomma, come sempre le previsioni economiche si dimostrano certe come gli oroscopi. 4. Intanto l’economista della Lega Claudio Borghi, condannato anche dalla Cassazione per irregolarità bancarie, oggi dice che «il giudice era di sinistra». Nuovissima eh? 5. Altre questioni penali. Prosegue l’anno fortunato dell’ad di Autostrade Castellucci: ieri l’accusa ha chiesto dieci anni per la strage del bus di Avellino. Bossi invece andrà ai servizi sociali in una casa di riposo, dove peraltro sembrerà più un degente che un operatore (ps: io sono contro i reati d’opinione, quindi questa cosa mi fa abbastanza orrore; semmai Bossi ai servizi sociali ci vada per aver rubato soldi pubblici, se condannato anche in secondo grado). 6. A proposito di reati di opinione: ieri il papa l’ha toccata piano – «le donne che abortiscono sono come assassini che affittano sicari» – ma se pensate di rispondergli con un bel vaffa la cosa vi costerebbe da uno a cinque anni di reclusione in base all’art. 8, secondo comma, della legge 27 maggio 1929. Sì, la norma in questione è di epoca fascista: quindi attualissima. 7. Ieri Salvini ha litigato con Tria poi però in serata hanno fatto la pace, dice La Stampa. Una classica famiglia italiana, dove a parole ci si lascia ogni settimana ma poi alla fine non si divorzia mai. 8. Questione pensioni, nota personale: sono del tutto favorevole al divieto di cumulo. Chi è in malattia è in malattia, chi è in ferie è in ferie, chi è in pensione è in pensione. Sarà perché non ne posso più di vedere colleghi che a settant’anni raddoppiano lo stipendio mentre l’accesso ai giovani è precluso. Segnatevi questa: giuro che quando sarò in pensione non metterò più piede in una redazione. 9. La Gazzetta dello Sport, partendo dal caso Ronaldo, in un apposito riquadro spiega ai suoi lettori il significato della parola “consensuale”: non è consensuale un atto sessuale non desiderato dall’altro. Il concetto è semplice, ma fa bene la Gazzetta a spiegarlo ai suoi lettori (quasi tutti maschi, non sempre evolutissimi) e chissà che non impari qualcosa anche Mughini. Voto 9 alla Gazzetta, voto zero a Mughini. 10. Libero propone ai suoi lettori, come gadget, una pistola al peperoncino a soli 43,50 euro oltre al prezzo del giornale. L’arma si impugna facile, spiega, ed è molto più potente dei normali spray perché ha un getto di 180 chilometri l’ora, dice. Produce spasmi, stordimento, pianto, tosse e irritazione per un’ora. Chiunque – anche i delinquenti, i rapinatori, gli stupratori (e i bambini) – ora può comprarla in edicola con Libero. Prevedibile ampio successo. Auguri a tutti noi, sempre più immersi nella barbarie e nella violenza (oggi pertanto niente rubrica sui quotidiani fasciotrash: rischiamo presto di avere nostalgia di quando si limitavano a sparare solo cazzate. Cit. Gianmarco Bachi).
