LA “PIZZA SOSPESA” UN’ INVENZIONE NAPOLETANA CHE SBARCA A FORMIA

C’era una volta il caffè “sospeso”.“L’usanza del “caffè sospeso” iniziò durante la Seconda Guerra Mondiale, quando, in tempi molto difficili, la gente era solita pagare due tazze di caffè: una per sè , ed una per chi non poteva permetterselo”. Quest’usanza a Napoli, esiste ancora. Non è difficile vedere qualcuno affacciarsi all’ingresso di un bar e chiedere se c’è un “sospeso” per lui. Sembra una sciocchezza, pagare due caffè e prenderne solo una tazza ed invece se ci si ferma un attimo a pensare è un gesto che non è solo generosità ma desiderio di condivisione.Forse Gennaro Licciardi, 57enne napoletano è partito proprio da quest’l’idea, quando ha deciso che nella sua pizzeria potesse esserci un servizio simile.I suoi clienti possono lasciare qualche centesimo per la “La pizza sospesa”, al raggiungimento di 3 euro, Gennarino, prende una pagnottella di pasta, la stende come solo un pizzaiolo doc sa fare, la condisce con olio e pomodoro e poi via in forno. Se durante quella giornata nessun “bisognoso” si affaccia al suo locale, Gennaro tiene ugualmente fede all’impegno preso e si reca personalmente in strada per “sfamare” i senzatetto della zona.Gennaro Licciardi questa iniziativa la portava avanti da anni ed ora che si era trasferito a Formia non intendeva rinunciarci. Certo un pizzico di diffidenza l’ha incontrata ma, non si è perso d’animo ed armato di telefonino ha filmato le sue consegne, alla stazione, nei ritrovi dei più bisognosi, nei parchi.“Ho scelto di farmi filmare e di rendere visibile a tutti questi video perché molti clienti sono scettici e non credono che i loro soldi vengano utilizzati per fare del bene alle persone che ne hanno bisogno”.Un vero “Angelo della pizza”, che ha trovato un modo originale e pratico di far beneficenza e di diffondere quest’usanza, tutta Campana. Speriamo trovi spazio anche altrove, certo non con la pizza ma ad esempio offrendo un buon “bollito con la pearà” .