SIAMO TUTTI MIOPI?

SIAMO TUTTI MIOPI?

Una delle persone cui voglio più bene al mondo, mi dice che sbaglio a valutare le parole di Grillo che cita autismo e asperger nel suo discorso al circo massimo.Mi scrive un messaggio molto appassionato, dispiaciuto. Lei che per lavoro ha avuto ed ha a che fare anche con bambini affetti da queste patologie, mi dice “hai mai passato un giorno o una settimana con un bambino autistico? Sei diventato cieco, Dino!”.Ecco, in queste parole credo ci sia la chiave di tutto. Avete mai passato un giorno o una settimana con un bambino cieco? Avete idea di quale sofferenza può provare chi perde la vista, o chi non l’ha mai avuta? Ci avete mai pensato?Tutti diciamo “cieco”, o “sordo” per indicare qualcuno che non comprende, non si accorge, sbaglia cose elementari. Quello va bene, lo diciamo e scriviamo tutti, tutti i giorni, benché essere ciechi o sordi sia fonte di grandi difficoltà e sofferenze. Invece se Beppe Grillo in un discorso di 40 minuti usa la stesso metodo allegorico per parlare di politici e filosofi contemporanei, utilizzando come riferimento anziché la cecità l’autismo, ecco che si scatena la tempesta, l’indignazione, l’insulto, la rabbia.Il che vuol dire che forse non siamo tutti autistici, né tutti ciechi, né tutti sordi.Ma tanto miopi, tantissimo, sì.