CIAO LELLO DI SEGNI, ULTIMO SUPERSTITE DELLA DEPORTAZIONE AD AUSCHWITZ
Lello Di Segni, prima di lui era morto Enzo Camerino, prima ancora Leone Sabatello…Se ne soni andati tutti ormai i superstiti della razzia del 16 ottobre e della deportazione ad Auschwitz. In questi anni avevo parlato con molti di loro, ho raccolto i loro ricordi in articoli sul Corriere, se ne va un mondo non riconciliato col presente dove stanno tornando gli spettri e gli incubi del passato. È scomparso nella notte Lello Di Segni, ultimo sopravvissuto alla deportazione nei campi di sterminio a fare ritorno tra quanti furono catturati nella retata nazista del 16 ottobre 1943.Si chiude in queste ore un capitolo di storia, coraggio, testimonianza. Una perdita gravissima per l’intero ebraismo italiano e romano.Lello Di Segni era nato a Roma il 4 novembre del 1926 da Cesare Di Segni ed Enrichetta Zarfati. Il padre venditore ambulante, la madre casalinga. Arrestato insieme ai suoi cari, è condotto ad Auschwitz-Birkenau (da dove è separato dalla madre e dai tre fratelli, tutti più piccoli di lui).Per circa 30 giorni, ha raccontato a Marcello Pezzetti nell’ambito del progetto “Interviste alla storia” del Cdec, Lello e il padre restano al campo, sono immatricolati e poi vengono separati: il padre è inviato in Alta Slesia alle miniere di carbone, Lello al ghetto di Varsavia a rimuovere macerie e liberare le strade per undici mesi.Con l’avanzata del fronte sovietico, è trasferito in treno al campo di Allach (sottocampo di Dachau) e poi a Dachau, dove è liberato dagli americani.I funerali di Lello Di Segni si svolgeranno quest’oggi, con partenza alle 11.20 dall’ospedale S. Camillo. La salma transiterà davanti al Tempio Maggiore di Roma e sarà poi condotta al cimitero di Prima Porta. (da Moked)
