LA GRANDE GUERRA

LA GRANDE GUERRA

DI MASSIMO WERTMULLERTra le tante brutte purtroppo,che invece è bella di facebook: questa faccenda di “condividere”,se fatta ovviamente ,almeno nelle intenzioni,a fini costruttivi.Mi piaceva condividere con voi,allora, questo mio pensiero. Aurelio De Laurentiis presenterà alla festa del cinema “la grande guerra”di Monicelli restaurato,per me il più bel film italiano di tutti i tempi . La cura del dettaglio,le tante magnifiche piccole grandi storie che si intersecano ,i giganteschi personaggi ,ne fanno un capolavoro assoluto ancora oggi unico.Ma anche una comparsata era scritta così bene che assurgeva a personaggio bellissimo.C’è una scena in cui uno splendido tenente Romolo Valli,tutto liso,stracciato e sporco,va a chiedere ai proprietari di una fattoria di far posizionare i suoi uomini per sparare ad una collina lontana ed evitare così di far passare gli austriaci.Il fattore gli risponde che persino le querce lì erano state piantate dagli avi,dai nonni dei nonni,e che quindi non se ne parlava proprio.Da questo momento il film va per strade sue e lascia quella fattoria. Quando ci ritorna,dopo un bel po’,la macchina da presa fa solo una carrellata che segue ,sfiorando le suole dei loro scarponi, i corpi sdraiati a terra dei soldati che sparano verso quella collina lontana. E tra essi,senza che nemmeno la macchina da presa indugiasse un attimo,intravediamo il fattore e i suoi figli,mischiati ai soldati,che sparano pure loro….in due inquadrature un tema intero e personaggi bellissimi…poi ho rivisto dopo tante volte”salvate il soldato Ryan”, un altro capolavoro assoluto.L’inizio del film,lo sbarco in Normandia,per me sta a questi tempi come la Cappella Sistina stava ai suoi.Anche lì la cura del dettaglio narrativo di quel grandissimo artista che è Spielberg è importante.Per tutto il film il capitano interpretato da Tom Hancks(forse il più grande di tutti),per esempio ha un tremolio alla mano che deve tenere a bada,lo deve calmare per tutto il film.Nel finale del film,gli spettatori ,oltre a Matt Damon naturalmente,si accorgeranno che il capitano è morto per una panoramica che finirà in primissimo piano sulla mano che finalmente sta ferma,non tormenta più il capitano Hancks. E ho pensato pure che peccato che oggi l’America sia sinonimo di capitalismo selvaggio,di prepotente dominio mondiale. Perchè sennò ,a quegli elmetti sulle ventitrè,a quei ragazzi con il chewing-gum in bocca,gli dobbiamo ancora oggi davvero tanto.Gli dobbiamo di non essere finiti tutti sotto un giogo,gli dobbiamo di non essere sotto dittatura,di non parlare tutti tedesco, pure a Ariccia sebbene anche l’egemonia economica,tedesca o americana,sia pur sempre un’egemonia eh.