MIA FIGLIA EMMA HA RAGIONE, QUESTA AMERICA FA PAURA

MIA FIGLIA EMMA HA RAGIONE, QUESTA AMERICA FA PAURA

L’estrema destra suprematista avanza. Il Paese è diviso. E i diritti sono a rischio. La campagna di Trump ha solo alimentato l’odio. E chi non voterà alle Midterm si consideri complice ” Il numero delle persone considerate “degne” di chiamarsi americane si sta restringendo sempre di più. Gli immigrati, i musulmani, i disabili, gli omosessuali,quelli con la pelle di colore diverso dal bianco, ma anche solo chi vorrebbe ritornare a una presidenza, come dire, normale, si sentono minacciati, impauriti da un’atmosfera piena di odio. Ha ragione mia figlia Emma ad avvertire un pericolo imminente.” Dopo aver saputo che 11 persone sono state trucidate nellasinagoga di Pittsburgh,Tree Of Life, da un pazzo diestrema destra, mia figlia Emma, che tra un mese compie 12 anni, mi ha chiesto: «Mamma, posso non dire che papà è ebreo? Non vorrei che ci facessero del male». Non è l’unica a pensarla così: il 55% degliebrei americanidice di sentirsi meno sicuro rispetto a prima, e cioè da quandoDonald Trumpnon era che unbusinessmanin via di fallimento. È difficile dimenticare il commento che aveva suscitato un certo orrore, subito dopo la tragedia diCharlottesville, inVirginia: centinaia di neonazisti americani avevano marciato nelcampus universitariourlando: «Jews will not replace us!» (gli ebrei non ci sostituiranno) e durante idisordini venne uccisa una donna, investita da una macchina che si era lanciata a tutta velocità sulla folla. Trump in quell’occasione aveva commentato: «Ci sono delle ottime persone in tutti e due i gruppi che protestano», senza riuscire a dire la cosa che verrebbe più naturale e cioè che ilneonazismoè da condannare, sempre. Ma la maggior parte della comunità ebraica, storicamentedemocratica, non vuole neanche che il presidente si rechi a Pittsburgh per partecipare aifuneralidelle vittime, una delle quali era riuscita a sopravvivere alle persecuzioni naziste, ma non alla violenza dell’estrema destra americana. Lui lo farà lo stesso, anche se molti personaggi politici, sia locali sia nazionali (compreso il presidente della CameraPaul Ryane il leader di maggioranza del SenatoMitch McCallen, suoi grandi alleati) non lo accompagneranno. Il sindaco di Pittsburgh,Bill Peduto, ha già annunciato di non avere alcuna intenzione di incontrarlo. Una cosa è certa: la politica di Trump ha profondamente diviso questo Paese, al punto tale da ferirne profondamente la democrazia. Il numero delle persone considerate “degne” di chiamarsi americane si sta restringendo sempre di più. Gli immigrati, imusulmani, idisabili, gliomosessuali, quelli con la pelle di colore diverso dal bianco, ma anche solo chi vorrebbe ritornare a una presidenza, come dire, normale, si sentono minacciati, impauriti da un’atmosfera piena di odio. Ha ragione mia figlia Emma ad avvertire un pericolo imminente. Lo sento anch’io, forte, non solo per lei ma anche per suofratello autistico, che non ha neanche gli strumenti per difendersi. È unperiodobuioespaventoso, che spero finisca al più presto: la settimana prossima si vota allemidterm, e chi decide di non farlo sarà complice di una politica dell’odio.