CASSAZIONE CONFERMA SEQUESTRO FONDI LEGA

CASSAZIONE CONFERMA SEQUESTRO FONDI LEGA

Ci hanno provato e riprovato i legali della Lega a non far restituire il maltolto, quel gruzzolo relativo ai rimborsi elettorali del periodo compreso tra il 2008-20010, quando alla guida del partito c’era ancora il ‘Senatur’ e poi misteriosamente spariti.A mettere la parola fine gli ‘ermellini’,con le motivazioni, rese note ieri, della sentenza del 12 aprile scorso.La Cassazione ha infatti respinto il ricorso inoltrato dai legali del Carroccio e confermato il sequestro dei 49 milioni di euro come deciso dal Tribunale del riesame di Genova.Non solo. La Corte, con la sentenza di ieri, stabilisce che ogni somma di denaro riferibile alla Lega, può essere sequestrata “ovunque venga rinvenuta” d’ora in poi: su conti bancari, libretti o depositi. ‘Cattive’ notizie, si fa per dire, per l’attuale segretario e vicepremier Matteo Salviniche dovrà restituire la somma tramite una rateizzazione che prevede il versamento di 100mila euro ogni ogni due mesi. Una restituzione alquanto diluita nel tempo, che dovrebbe estinguersi dopo 80 anni e che scongiura lo scioglimento del partito come ventilato tempo addietro qualora fossa stato disposto tout court il sequestro.Una vicenda torbida per il partito di ‘Prima gli italiani’ che proprio quegli italiani va a truffare.Una vicenda che comincia da lontano e che getta molte ombre sui vertici di allora (e su quelli di dopo nonché gli attuali che sembrerebbe sapessero) che facevano fuoco e fiamme sul malaffare del Palazzo ai danni soprattutto del Nord.“Roma ladrona”,il cavallo di battaglia dei ‘celoduristi’ di allora col quale denunciavano le malefatte della politica marcia e corrotta. Occorre risalire ai primi mesi del 2012 quando Francesco Belsito, ex tesoriere del partito, viene indagato per la gestione dei rimborsi elettorali ricevuti dal partito, trasferiti in alcuni casi all’estero dove erano stati investiti in varie attività, tra cui l’acquisto di diamanti.Fu uno scandalo per la Lega:il Senatur fu costretto a dimettersi da segretario e a rispondere in giudizio delle accuse rivolte.Nel luglio del 2017 arriva la condanna per truffa per Umberto Bossi a due e sei mesi e per Francesco Belsitoa quattro anni e dieci mesi per aver utilizzato per spese improprie, quindi personali, i rimborsi elettorali ricevuti dalla Lega. Fusempre nel 2017, nel processo per truffa che il tribunale di Genova stabilì di procedere alla confisca dei 49 milioni di euro a titolo di risarcimento per i rimborsi elettorali utilizzati per altro. Chiesto e ottenuto un decreto per il sequestro preventivo, nelle casse del partito furono trovati solamente due milioni di euro. Da lì una serie di ricorsi da ambo le parti (Lega per evitare il sequestro e tribunale per la restituzione della somma da estendersi anche ad introiti futuri fino al raggiungimento dei 49 milioni) fino al ricorso dei pm di Genova alla Cassazione che si era pronunciata il 12 aprile scorso.Ieri le motivazioni della sentenza che confermano quanto deliberato in precedenza dal tribunale di Genova.