CHI È A.M., IL GIORNALISTA ITALIANO IN COMA A STRASBURGO

CHI È A.M., IL GIORNALISTA ITALIANO IN COMA A STRASBURGO

Antonio Megalizzi è il giornalista gravemente ferito nell’attentato a Strasburgo, ora è ricoverato in terapia intensiva, in coma, il proiettile che lo ha colpito alla testa è inoperabile. La diagnosi effettuata dai medici ha lasciato senza speranze la famiglia. Il padre della sua giovane fidanzata Luana, Danilo Moresco, presidente dei ristoratori del Trentino, parlando di questo giovane ragazzo ha detto: “è una persona aperta, un europeista convinto al 100%. Pochi giorni fa, quando mi diceva che sarebbe andato a Strasburgo per un viaggio di studio e lavoro, era entusiasta, era davvero contento. Se uno queste cose non le prova, non si può rendere conto di come ti possa improvvisamente crollare il mondo sotto i piedi”.I due ragazzi stanno insieme da circa quattro anni, galeotta fu una festa e i moltissimi interessi in comune hanno mantenuto il rapporto vivo e sempre foriero di nuove ed entusiasmanti novità. Non ha vizi è un bravo ragazzo, preparato nelle discussioni è un ascoltatore attento e la sua correttezza e il rispetto dell’interlocutore lo rendono uno stimabile cronista. Moresco parla del genero con enfasi e ammirazione e aggiunge che “con Luana fanno una coppia perfetta”. Tutta la famiglia è a Strasburgo, i genitori, Domenico e Annamaria, la sorella Federica e la fidanzata Luana. Partiti ieri sera alle 23,30 dopo che è arrivata la telefonata della Farnesina. Moresco ha inoltre raccontato: “Ci hanno detto che Antonio è stato colpito alla testa da un proiettile sparato da quel delinquente. Le due ragazze che erano con lui, la trentina Caterina Moser e Clara Stevanato, veneta e residente a Parigi, ce l’hanno fatta a scappare, rifugiandosi poi in un locale pubblico. Hanno perso di vista Antonio, perché lui è rimasto a terra”.Caterina Moser in mattinata ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook: “…conta tutto e vale tutto, sorprendendosi vivi. La Moser poi racconta: “Ero con Antonio in strada martedì sera”. La grande preoccupazione per il collega trentino, Antonio Megalizzi è palpabile.Anche i vicini sono esterefatti dall’accaduto, conoscono la famiglia da 20 anni. Il padre di Antonio è ferroviere ed è arrivato a Trento da Reggio Calabria nel 1985.Tutta la famiglia Megalizzi, fa sapere l’Arcidiocesi di Trento partecipa attivamente nella comunità di Cristo Re. La mamma Annamaria è catechista parrocchiale. Era da domenica scorsa a Strasburgo Antonio, per seguire l’assemblea plenaria dell’Europarlamento per la radio Europhonica. Megalizzi collaborava con alcune testate trentine, seguiva un master sulle istituzioni europee e stava per diventare pubblicista dopo gli studi all’università di Verona e quelli in Studi internazionali all’università di Trento. Ha collaborato per la programmazione della Rai di Trento, il canale radiofonico dell’emittente locale Rttr e ultimamente soprattutto per radio 80 Forever Young di Rovereto che su Facebook esprime la sua vicinanza al collega e alla sua famiglia in questo difficile momento.La radio Europhonica ha la sede italiana a Perugia e collabora con altre radio universitarie di Francia, Spagna, Portogallo e Germania proprio per raccontare l’Europa con un linguaggio diverso da quello tradizionale. Nel momento dell’attentato, Antonio stava visitando i mercatini natalizi insieme ad alcuni dei suoi colleghi, prima di essere colpito. Andrea Fracasso, direttore della Scuola di Studi internazionali, ricorda Antonio come “un europeista convinto e un giovane tenace, una persona motivata e curiosa, un appassionato di Unione europea e di europeismo”. Su Facebook, sotto all’ultimo post pubblicato da Antonio il 7 dicembre e sulla pagina di Europhonica, sono tantissimi i commenti di solidarietà alla famiglia e gli inviti a non mollare.