DOPO AVERLI USATI L’AMERICA ABBANDONA I CURDI DEL ROJAVA ALLA VENDETTA DI ERDOGAN E ISIS
Le donne e gli uomini curdi sono stati gli unici che “scarponi a terra”, hanno combattuto l’Isis sconfiggendolo sul campo. Eppure chi se le ricorda più le donne curde combattenti contro l’Isis che liberarono Kobane? E “Cappucceto rosso” la giovane combattente morta in battaglia diventata famosa grazie a Kobane calling di Zero Calcare? E le donne finalmente libere grazie ai curdi che gettavano via le gualdrappe impostagli dagli integralisti dell’Isis? E la città di Raqqa che liberarono? Storie e immagini di donne e uomini coraggiosi che hanno fatto il giro del mondo oramai sbiadite e dimenticate. È anche per questa rimozione che il cripto-dittatore turco Erdogan ha invaso indisturbato in Siria la regione curda di Afrin. Ora è pronto a farlo contro tutto il Rojava, territorio curdo siriano, unica democrazia e unico luogo di quella parte del mondo che riconosca parità di diritti alle donne e alle minoranze. E potrà farlo perché Donald Trump ha annunciato di voler richiamare i duemila soldati americani di stanza in quella parte di Siria dove vivono i curdi. Una vergogna per l’esercito statunitense che ha mandato in prima linea i curdi e le curde ed ora li abbandona. Un segnale chiaro mandato ad Erdogan che così tenterà di fare quello che da tempo annuncia: invadere il Rojava, distruggervi la democrazia con l’aiuto delle milizie islamiche rimaste che ha sempre sostenuto scatenandole contro i curdi tra i principali responsabili della fine del loro califfato.
