TAGLIO DELLE AGEVOLAZIONI FISCALI AGLI ENTI NO-PROFIT: SALVINI SA CHI NE HA DAVVERO BISOGNO ?

TAGLIO DELLE AGEVOLAZIONI FISCALI AGLI ENTI NO-PROFIT: SALVINI SA CHI NE HA DAVVERO BISOGNO ?

Il taglio delle agevolazioni fiscali agli enti no-profit (quindi: aumento delle tasse, raddoppio dell’aliquota per 343mila associazioni impegnate per le fasce deboli – disabili, tossicodipendenti, stranieri, etc) è stato così commentato dal ministro Salvini:“Vedremo di aiutare chi effettivamente ha bisogno”.Dunque il messaggio è: finora è stato aiutato chi non ha bisogno.Che ne sa lui? Ha fatto fare (da chi?) uno studio sulle 343mila realtà? La magistratura ha messo sotto processo tutte le 343mila associazioni? Come fa a dire che tutte le 343mila associazioni sperperano denaro con chi non ha bisogno?Ma, si sa, non è importante: importante è quel che appare e quel che appare è la realtà costruita dal Capitano: lui lo dice, lui ha ragione: il taglio è giusto, cioè non soltanto accettabile, ma moralmente auspicabile. Qualche mese fa avevo provato a scrivere come si costruisce «la realtà».Si derubrica la bontà a «buonismo» – perché noi non siamo contro la bontà, siamo contro i buonisti.Si delegittimano le ONG – perché noi non siamo contro chi salva vite, noi siamo contro chi le traffica.Quelli che esprimono solidarietà sono «solidali di professione» – e noi non siamo contro la solidarietà, siamo contro chi ne fa una professione.Il viaggio di migliaia di chilometri a piedi, con mezzi di fortuna, la disperazione, il deserto, la paura, le prigioni, le torture, la pericolosissima traversata in mare diventano «una crociera» – perché noi non siamo contro le persone in difficoltà, noi siamo contro chi viaggia in prima classe.Vivere senza documenti, nell’attesa dell’esito della richiesta del permesso, è «una pacchia» – perché noi non siamo contro i deboli, lontani da casa, senza la famiglia, che soffrono la solitudine, noi siamo contro quelli che vengono mantenuti a sbafo.Avere il telefono con il wifi non è comunicare con i famigliari nell’altro continente – perché noi non impediamo a nessuno una telefonata, noi siamo contro chi gioca ai videogiochi.I 35 euro al giorno per le società, italiane, che si prendono cura dei migranti diventano «35 euro ai migranti» – e voi, li guadagnate 35 euro al giorno, mangiati e lavati, senza lavorare?Accogliere diventa il «business dell’accoglienza» – perché noi non siamo contro l’accoglienza, noi siamo contro il business.Un uomo di colore che dorme in mezzo a una strada, defeca, urina e maleodora non è una persona in difficoltà, ma è «uno di loro» che non fa niente tutto il giorno, prende 35 euro, è gestito dal business dell’accoglienza, e si permette pure di attentare al nostro decoro.Uno che si lamenta per il cibo pessimo, perché la cooperativa lucra sul cibo, non ha ragione – ma deve ringraziare che è qui, a spese nostre, e osa lamentarsi!Trecento, o cinquecento migranti assembrati non sono situazioni di disagio e difficoltà, ma l’avamposto dell’«invasione».Le statistiche e i numeri non contano, perché conta «la percezione», che a questo punto è certamente un fenomeno reale. Lo stesso oggi: loro non fanno tagli odiosi a chi lavora con gli ultimi, no: loro inventano ingiustizie che dicono di eliminare aiutando chi ha effettivamente bisogno. Con i sonni tranquilli dei 5stelle, loro sì davvero di sinistra.