E DE FALCO NON E’ PIÙ PENTASTELLATO. QUATTRO ESPULSI, DUE IN ATTESA

E DE FALCO NON E’ PIÙ PENTASTELLATO. QUATTRO ESPULSI, DUE IN ATTESA

‘Esca dal MoVimento, cazzo!’Finisce qui l’avventura pentastellata dell’ex comandante De Falco da tempo in palese contrapposizione con le decisioni prese dai vertici per onorare il contratto di governo. Un contratto che va stretto all’ex comandanteche si era proposto di dare un colpo di timone alla nave Italia e che invece in diverse occasioni si è astenuto o votato contro (l’ultima per la fiducia alla manovra, nel passaggio al Senato), dopo aver esternato tutta la sua contrarietà. Ad avere il mal di pancia, non era il solo.Ed oggi il collegio dei probiviri, valutate ‘le reiterate violazioni dello Statuto’lo ha espulso dal MoVimento.A far le valige, con lui anche il lucano Saverio de Bonisper aver violato il cosiddetto Codice Etico che ogni parlamentare si impegna a rispettare. Stessa sorte per gli eurodeputati Giulia Moi e Marco Valli.Il nome della prima era legato ad una vicenda di Rimborsopoli, il secondo invece per aver inserito nel suo CV una laurea farlocca. Quattro espulsioni e due in attesa di giudizio.I loro nomi li abbiamo conosciuti in questi mesi, fin dalle votazioni, venute meno, per il decreto Sicurezza:Elena Fattori e Paola Nugnes, da tempo ‘orgogliosamente’ e tenacemente dissidenti. Richiamato all’ordine Lello Ciampolillo, salvi invece La Mura e Mantero. “Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. Chi non sostiene il contratto è fuori dal Movimento”, ha twittato Di Maio, avvallando così la decisione presa dal tribunale grillino ‘nel rispetto degli elettori che viene prima’. “Provvedimento abnorme e incostituzionale, non me l’aspettavo”, commenta De Falco. “Con questa decisione si dimostra che nel M5S mentre si discute di saltare la regola del doppio mandato dall’altra parte ci si irrigidisce pensando che un parlamentare debba votare a favore della manovra senza nemmeno leggerla”. Beh, che non se l’aspettasse è difficile crederlo.Da tempo si parlava di inevitabile espulsione del gruppetto dei dissidenti.Oggi la resa dei conti con l’affondo finale.Come da tradizione il 31 dicembre, quando ci si sbarazza di cose e persone scomode. E loro lo erano da tempo, scomodi e ingombranti. Del resto nessuno è indispensabile.Avanti il prossimo! Intelligenti pauca!