CIAO PAOLA, GIORNALISTA CON IL FUOCO SACRO

CIAO PAOLA, GIORNALISTA CON IL FUOCO SACRO

Ho avuto bisogno di riflettere prima di salutarti cara Paola perché non mi piace l’idea che non ci sei più. Quando mi hanno detto che te ne eri andata io ero con microfono e auricolare, pronta per l’ennesima diretta in mezzo al mare. E so già cosa mi avresti detto: “non esagerare, non tirare troppo la corda Angela: questo lavoro è bello ma non ti fa dosare le forze e diventa pericoloso”. Me lo dicevi sapendo che tanto non ti avrei ascoltata perché quel “fuoco sacro” lo conoscevi bene.Al Giglio mi desti tu il cambio, facendo le dirette del pomeriggio per Rainews24 e per la TgR Toscana. Mi hai dato “il cinque” dicendomi:“Corri che il traghetto sta per partire, ti copro io!”.Tornando a casa per riposare prima di un lunghissimo periodo sull’isola seguendo la vicenda della Costa Concordia, seppi di quel malore davanti la chiesa di Giglio Porto.Poi mi raccontarono della tua lenta ma costante ripresa e poi ci siamo finalmente riviste. Con le nostre cene a Livorno e a Castiglioncello dove io e Ferruccio siamo riusciti a prenotare nell’unico ristorante che si raggiunge salendo decine di scalini.Ti ci abbiamo portato comunque lassù in cima e alla fine mi hai detto , contenta: “Solo tu mi ci potevi portare fino a qua”.Paola era una giornalista con il sempre più raro “fuoco sacro”. Per lei è stata durissima affrontare la malattia ma ha lottato come una leonessa. Un abbraccio virtuale a Nicola e ai ragazzi.Con te Paola, ci rivedremo.