LA BOMBA ESPLOSA DAVANTI ALLA PIZZERIA DI GINO SORBILLO HA FERITO TUTTI NOI
Sono senza parole, anzi no. La bomba che nel cuore della notte è esplosa davanti alla pizzeria di Gino Sorbillo, in via Tribunali a Napoli, ha ferito tutti noi.Gino Sorbillo e’ una delle eccellenze di Napoli. Uno straordinario “artista della pizza napoletana”, che ama la sua città e che trovi sempre in prima fila nelle iniziative pubbliche come quando inaugurammo il ristorante Nco, la nuova cucina organizzata, in un bene confiscato alla camorra di Casal di Principe. E se sfogliate questa pagina, troverete una foto recente di Gino Sorbillo che lo ritrae con un cartello che dice “in questa pizzeria è vietato l’ingresso ai razzisti”. Gino è uno di noi. Leggete quello che ha appena scritto sulla sua pagina Facebook e capirete il perché: “Dopo l’incendio di 5 anni fa adesso arrivano anche le bombe… Mi scuso con tutta la Napoli “buona”, l’Italia “buona” e con tutte le persone che vivono onestamente perché certi avvenimenti così forti ed eclatanti fanno cadere le braccia e demoralizzano la società”.Perché questa bomba? Racket? O altro? Di certo, noi stiamo con Gino e di certo Gino ha detto chiaro chiaro che lui non molla. Disarmiamo Napoli, liberiamoci dalle camorre Lui è Gino Sorbillo, un grande napoletano. È un mio amico e sono orgoglioso di lui. Quello che il circo barnum del calcio, (e nel circo includo il ministro fascioleghista che fa finta di non capire che la sua proposta politica e i suoi deliri comunicativi stanno spingendo il Paese all’odio razziale) non vuole capire è che quello che accade dentro gli stadi è lo specchio di quello che succede nel Paese. Che i cori contro i calciatori di colore e contro il popolo napoletano sono cori razzisti, che istigano alla violenza. E la violenza sta aumentando sugli spalti e fuori. Tutti promettono la linea dura ma poi arriva il ministro a paragonare i cori razzisti a Koulibaly a quelli contro Bonucci. Penso che per Matteo Salvini non ci sia posto nella pizzeria di Gino Sorbillo.
