LA PAGELLA

LA PAGELLA

In ricordo del ragazzino migrante morto nel mare Egeo, che portava con sé la sua pagella. Non so se ti chiami Cristo, Yahweh oppure Allah,so solo che, come hai voluto e scritto,io oggi sono qua. Sono partito,in Te ho creduto,ho navigato,ho lottato,ero sfinito,sono annegato. Dimmi se ha un senso per me essere quacosa ci vedi o Dioin questo mio aldilà. Acqua ricopre il corpo e poi pure la mente,acqua sognai nelle mie arsure…acqua chiesi nel deserto delle mie paure.Acqua son diventato…Domani sarò niente,forse tenue ricordo nel cuore della gente. Forse se c’è un senso giàanche se non capisco,tu che sei Dio spiegamelo per pietà,dimmi che non è delittoquesto colore qua. Adesso tu mi vedie ti vedo anch’ioperdonami se puoise con rabbia ti parlo io. E quali colpe avevo per stare li coi pesciIo ti ho pregato tanto e tu oggi mi tradisci. Perdonami mio Dio,volevo cambiare il mondonon mi aspettavo iodi dormire in questo mare profondo. Una pagella avevo, la mia eredità,ma non mi serve un votoadesso che son qua. Un voto serve al mondoper la malvagitàuccide tutti i sogni,li annega, piange un giorno e poi beve il vino dell’ignavia senza pietà.