WIKILEAKS: ECCO COME LA CIA CI SPIA

WIKILEAKS: ECCO COME LA CIA CI SPIA

La Cia (Central Intelligence Agency) ci spia attraverso telefoni cellulari e tv, utilizzandoli anche come microfoni. Grazie ad un programma segreto di hackeraggio, chiamato “Weeping Angel”, tradotto “Angelo Piangente”, è in grado di controllare dispositivi Apple, Android, Google e Microsoft, e anche i televisori della Samsung. Mentre attraverso alcuni malware, riesce addirittura a filtrare sistemi criptati dei più popolari servizi di messaggistica, come Whatsapp. Sembra un scenario da “Grande Fratello” quello che emerge dalle ultime rilevazioni di WikiLeaks, che non a caso parla “di tecniche di sorveglianza degne di un romanzo di George Orwell”. Le rivelazioni potrebbero mettere in difficoltà Donald Trump, che si prepara per il prossimo 14 marzo ad accogliere alla Casa Bianca la cancelliera tedesca Angela Merkel, i cui rapporti con Barack Obama si incrinarono proprio per motivi di spionaggio. Nel frattempo Mosca non perde l’occasione per attaccare Washington. Infatti, le rivelazioni di Wikileaks, sono l’ennesima dimostrazione di come gli Stati Uniti “si tengono sempre delle carte da giocare in tasca senza mostrarle sul tavolo” e di come “accusano gli altri di cose che loro fanno normalmente”, afferma una fonte del governo all’agenzia ANSA, aggiungendo che “Washington dà lezioni a tutti tranne che a sé stessa”. L’organizzazione, fondata e guidata da Juliane Assange, ha pubblicato oltre 8 mila file “rubati” alla Cia, che rischiano di scatenare una bufera attorno alla più popolare agenzia di spionaggio Usa. Del resto per WikiLeaks la nuova valanga di informazioni riversata online, potrebbe essere solo l’inzia, dal momento che, per l’allarme lanciato da Assange, la Cia pare aver perso il controllo di gran parte del suo cyber-arsenale, col rischio di una proliferazione incontrollata di malware e virus che possono finire in mano a stati rivali, cyber mafie e hacker di ogni tipo, pronti a violare l’archivio dell’agenzia di Langley. “Una volta che una singola cyber-arma viene persa – spiega WikiLeaks – può diffondersi in tutto il mondo in pochi secondi”. A colpire di più tra le migliaia di documenti postati è per ora il programma “Weeping Angel”. “È in grado di infestare le smart tv – spiega l’organizzazione di Assange – trasformandole in microfoni”; e in particolare, “le tv attaccate vengono messe in modalità Fake Off” dal programma segreto, “in modo che il proprietario pensi che la tv sia spenta”. In realtà l’apparecchio registra le conversazioni nella stanza e le invia al server della Cia. Un’azione piuttosto “illegale” per WikiLeaks, che oltrepassa i suoi poteri. Così come il controllo su smartphone, chat e social media che, sottolinea l’organizzazione, ha messo in pericolo top manager dell’industria, membri del Congresso, il governo e persino l’account Twitter del presidente Trump. Inoltre emerge, che nell’ottobre 2014, la Cia avrebbe anche valutato di infestare con le sue “cyber-weapons” i sofisticati sistemi di controllo usati sulle auto e sui veicoli pesanti di ultima generazione. Insomma, secondo WikiLeaks, il quadro che emerge è quello di una Cia che avrebbe creato segretamente al suo interno “una sua propria Nsa”, ma con meno responsabilità e senza dover rispondere pubblicamente su come spende le ingenti risorse che finiscono nelle sue “tasche”, svolgendo così alcune delle attività tipicamente assegnate alla National Security Agency: una sorta di “imitazione” che dovrà essere in qualche modo spiegata.