LA BATTUTA DI BANFI SUI PLURILAUREATI E IL SORRISO
la battuta di Banfi del sorriso da portare in mezzo ai plurilaureati dell’Unesco non fa ridere per niente. Il “Basta plurilaureati nelle commissioni, io porterò un sorriso” è un concentrato di luoghi comuni: uno, che chi studia o ha studiato sia noioso e quindi ha bisogno di qualcuno che lo faccia ridere. L’altro si rifà all’italiano canzoni, spaghetti e mandolino, di chi non sapendo cosa fare e cosa dire in mezzo a gente preparata cerca di cavarsela con una battuta e una barzelletta. Luoghi comuni che corrispondono all’idea che tanti all’estero si erano fatti di noi, immagine sempre meno diffusa e che non abbiamo nessun interesse a riproporre. C’è da sperare che quella sul sorriso di cui hanno bisogno i laureati sia stata solo una battuta infelice, che Lino Banfi si senta soddisfatto di quanto ha fatto ridere in passato e senta, invece, il dovere di prepararsi per mettere in luce quanto nel campo dell’educazione, la scienza e la cultura è stato fatto e si fa in Italia. In fondo a 82 anni non c’è niente di meglio che mettersi a studiare cose nuove e impegnative per trovare il sorriso.
