BASTA SCIOCCHEZZE SUL FRANCO CFA E L’AFRICA

BASTA SCIOCCHEZZE SUL FRANCO CFA E L’AFRICA

Il Cfa, la moneta delle ex colonie francesi in Africa, pensata come “un aiuto a casa loro” per stabilizzare quelle economie, è sicuramente divenuta uno strumento di dominio finanziario di quei paesi da parte della Francia. Le consente il controllo di fatto di tutte le risorse e i settori strategici delle sue ex colonie. Affermare che questa moneta esista per adesione volontaria di queste nazioni è una feroce menzogna. Chiunque abbia provato a venirne fuori ha fatto una brutta fine. La guerra “umanitaria” in Libia ha tra le sue ragioni nascoste la volontà di Gheddafi e altre nazioni africane di metter su una Banca e una moneta tutte africane. La Libia era finanziariamente in grado di supportare questo progetto. Si è attaccato e distrutto Gheddafi e stessa sorte e toccata a Laurent Gbabo, presidente della Costa d’Avorio, che quel progetto di finanza africana sosteneva. Affermare che il Cfa e la Francia sono causa di tutti i mali africani è semplicemente ridicolo. Se il Cfa venisse cancellato, ben poco cambierebbe per i paesi che hanno attualmente questa moneta. Verrebbe semplicemente spezzato un monopolio antiquato e si imporrebbero le stesse leggi di mercato e finanziarie, con grande gioia innanzitutto degli interessi americani, che consentono la quotidiana e sistematica depredazione delle risorse africane. Affermare, poi, che il Cfa sia la causa delle migrazioni africane è falso e puramente demagogico, funzionale allo scontro di interessi oramai stellare tra finanza francese e italiana, anche sulle risorse africane. Si fugge dall’Africa per una molteplicità di cause legate ai meccanismi di sfruttamento e rapina selvaggia che consentono a più paesi e gruppi finanziari, Italia compresa, di arricchirsi sulla pelle altrui. Causa scatenante dell’ondata migratoria è, poi, stata la guerra “umanitaria” in Libia. Questo paese, il più ricco del continente, dava lavoro a 2.500.000 africani. La sua distruzione ha messo in movimento questi lavoratori anche verso le sponde europee. Quella guerra sono stati in tanti a volerla. Certo la Francia, ma anche l’Italia. Vedere parlare di Africa forze politiche che hanno nei loro geni lo spirito dei colonialisti alla ” faccetta nera”  e chi oggi condanna alla morte nei lager o in mare gli africani in fuga dalle nostre guerre e dalla miseria da noi creata, è semplicemente disgustoso.