AVEVA 13 ANNI, POI È STATO VENDUTO, FINENDO IN LIBIA

AVEVA 13 ANNI, POI È STATO VENDUTO, FINENDO IN LIBIA

In Libia a 13 anni guidava, perché aveva imparato a 11 in Guinea. «Qui, in Italia, un bambino non può reggere bidoni di 20 kg, ma in Africa sì» – dice Ba. Quando nel suo Stato ha preso il potere l’etnia avversa i suoi genitori sono stati uccisi e lui è stato torturato. Aveva 13 anni. Poi è stato venduto, ed è finito in Libia. Stava in uno di quei centri di detenzione, prigioni, lager. Dipende, non sono tutti uguali. In qualcuno stai male, in altri peggio. Un giorno è arrivato un tizio e ha chiesto a un gruppo di prigionieri che cosa sapessero fare.– Guidare! – ha risposto Ba.Così è andato con quel tizio. Era un padrone buono, non lo vessava, non lo batteva.Se gli chiedi se veniva pagato, Ba risponde:– Il padrone ha pagato la prigione…io non lo so quanto costa una persona. Poi una notte è stato messo su una bagnarola in direzione Italia, era ancora minorenne. Adesso lavora part time nell’azienda agricola di una signora gentile che lo ospita. Nel resto del tempo studia per l’esame di terza media. Tra qualche mese gli scade il permesso, se la commissione glielo rinnova vuol prendere la patente. – Guidare! – chissà se penserà, indicando l’automobile con gli occhi lucidi, alla prima prova con l’istruttore.