GIORGETTI ATTACCA I MINIBOT: ‘SONO INVEROSIMILI’
Se nel M5S un giorno si e l’altro pure volano stracci(solo ieri l’addio di Paola Nugnes che non si riconosce più nelle idee dei compagni di viaggio),il fronte leghista ha sempre dato un’immagine di compattezza inossidabile.Anche dinanzi a vicende discutibili o peggio ancora indifendibili come il ‘caso Siri’. Per questo appare come un fulmine a ciel sereno il disconoscimento dei minibot da parte di Giancarlo Giorgetti, sottosegretario e deus ex machina della Lega. E sempre più in odor di nomina a commissario europeo.Quella moneta virtuale non solo è inverosimile ma del tutto inutile. Al pari dei soldi dei monopoli. Un gioco, uno scherzo, nulla di più. Del resto ‘C’è ancora qualcuno che crede a Borghi’?pare abbia dichiarato Giorgetti asfaltando senza troppi preamboli il padre putativo della moneta virtuale. L’economista, noto da sempre come ‘mister no euro’ minimizza sulla vicenda, preferendo credere ad una boutade perché ‘Giorgetti scherza sempre’. Quel che conta, ribadisce il teorico della ritorno alla sovranità monetaria, è che Salvini invece la pensi come lui su quella valuta definita frettolosamente‘inverosimile’. Della stessa linea anche massimo Garavaglia, vice ministro dell’Economia. I minibot, sostiene possono essere introdotti con accortezza per risolvere gran parte dei debiti della P.A.A patto però che vada risolto il tema della certificazione. Problema non certo trascurabile, quest’ultimo.Perché senza rimarrebbe carta straccia. La parola, l’ultima, come sempre al capo indiscusso.Ma intanto quella piccola crepa avanza e lo scricchiolio comincia a farsi sentire. Nonostante le pezze di abili tessitori
