NICOLETTA E ISMAIL, INNAMORATI SOTTO LO STESSO CIELO. SEPARATI DAI CONFINI

NICOLETTA E ISMAIL, INNAMORATI SOTTO LO STESSO CIELO. SEPARATI DAI CONFINI

Scoprirsi simili benché diversi. Di nazionalità, culture e tradizioni.A somigliarsi, le loro anime. Belle, giovani, col fuoco dentro. Scoprire di amarsi è solo la naturale conseguenza di quelle diversità che li rendono unici l’uno agli occhi dell’altra.Ventisei anni lei, Nicoletta, cagliaritana doc ma residente a Lugano per lavoro. Una cascata di capelli biondi a fare da cornice a uno sguardo che non accetta le piccinerie di un mondo chiuso nei propri egoismi. Ventiquattro anni lui, Ismail, marocchino di Essaouira dove vive e lavora. Si amano follemente Nicoletta e Ismail.Come si può amare con l’incoscienza e la passione dei loro anni. Che non conosce ostacoli divieti o impedimenti di sorta. Sono i cuori a parlare. Sono sempre i cuori a stabilire che le loro vite sono la vita. E che lontani sono meno di niente. I messaggi le videochiamate aiutano certo, ma non bastano a riempire i vuoti di chi si ama sotto lo stesso cielo ma poi è separato dai confini che ha tracciato l’uomo.Barriere insormontabili per Nicoletta e Ismail.Che riescono a vedersi solo grazie agli spostamenti di lei, libera di muoversi dove vuole. Libera di vivere dove e come vuole. Libera di pensare e fare ciò che vuole. Libera di ricercare e inseguire la felicità. Perché nessuna legge glielo vieta o le pone restrizioni. Per Ismail non è così. La libertà è un sogno, una chimera. Dato da un visto che non arriva. Da un timbro che non viene messo sul suo passaporto. Eppure ha un lavoro, non ha conti da regolare con la giustizia, né altri impedimenti. Ha persino chi può ospitarlo durante il suo soggiorno a Lugano. All’ambasciata svizzera di Rabat sono irremovibili, quel confine non può essere oltrepassato.A nulla valgono lettere e ricorsi per superare l’impasse burocratico:l’entrata nello ‘Spazio Schengen’ non può essere concessa a uno straniero il cui ritorno nel paese d’origine non è garantito. Ma come, si domandano i due, ‘Schengen’ non è la zona di libera circolazione dove i controlli alle frontiere sono stati aboliti per tutti i viaggiatori?Certamente … salvo ‘circostanze eccezionali’, recita un punto del trattato a cui hanno aderito 26 paesi, di cui 22 membri dell’Unione europea e quattro non membri (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). Quale sarebbe ‘la circostanza eccezionale’ che vieta al giovane marocchino di partire? Sembra un paradosso mail divieto è dato proprio dall’insieme degli elementi forniti dal richiedente: giovane, celibe, senza figli a carico … per il quale non si esclude che, una volta giunto in terra svizzera non desideri protrarre il soggiorno nella speranza di trovarvi condizioni di vita migliori di quelle attuali. E’ la possibile ricerca della felicità, come la chiamano in America,il diniego alla partenza. La sua colpa è amare.Amare oltre i confini. Confini dettati dall’ottusità umana. Non basta a Ismail avere un lavoro una casa una residenza. Per gli altri, quelli di Schengen, che hanno abolito i confini, ma solo per chi è nato dentro al perimetro fissato dal trattato, è e resterà sempre un immigrato.Un diverso, un peso. Uguali sotto lo stesso cielo, profondamente diversi e divisi in terra