LA MALEDUCAZIONE ARRIVA ANCHE ALLE UNIVERSIADI

LA MALEDUCAZIONE ARRIVA ANCHE ALLE UNIVERSIADI

Tutto bello ieri sera a Napoli allo stadio San Paolo, veramente e da andarne orgogliosi. L’inaugurazione delle Universiadi, un evento che riunisce i giovani universitari di tutto il mondo, un’occasione per unire, per respirare un po’ d’aria pulita in un periodo che dispensa solo odio e divisioni. Tutto bello quindi meno però i fischi di una parte del pubblico, prima per il sindaco De Magistris, poi per il presidente della Regione De Luca, dedicando poi queste “attenzioni” a qualche squadra partecipante ai giochi come Francia e Germania, per fare qualche nome. Quella stessa parte di pubblico che poi saltando sui sediolini nuovi di zecca ne ha reso inservibili una buona parte. Da sportivo e napoletano, quale mi ritengo pur residente a Milano,non posso condividere questo tipo di comportamento che fa il paio con chi quando in una competizione sportiva e non, fischia un qualsiasi inno nazionale, segno di inciviltà e maleducazione. Non sono un grande estimatore della governance locale ma non in questo contesto perché sindaco e presidente di Regione sono stati gli autori e i fautori, seppure in modo conflittuale, della manifestazione illustrando e rappresentando quindi la città di Napoli in tutto il mondo. Fischiare poi i partecipanti, gli atleti quindi, a questo bellissimo evento è stato proprio di cattivo gusto e non certo in linea con i principi dell’evento, che tristezza, e neppure con la riconosciuta ospitalità partenopea. Un tempo lontanissimo si interrompevano anche le guerre per lo svolgimento dei giochi, oggi anche questi eventi sono diventati occasione per dimostrare la maleducazione, il dissenso politico c’entra e non c’entra e se così fosse questo è espresso nel luogo e nei modi sbagliati per questo ci sono le urne dove esprimerlo, il più delle volte disertate. Forse esagero ma per me quei fischi hanno imbruttito qualcosa di rara bellezza e della quale andare fieri, una brutta parentesi in un bellissimo contesto.