MORTE DI ASTORI, NUOVA INCHIESTA A FIRENZE. CI SAREBBE UN CERTIFICATO DI IDONEITÀ FALSO

DI CLAUDIA SABAPoco più di un anno fa, se ne andava Davide Astori, capitano della Fiorentina.E nuove rivelazioni emergono sulla sua scomparsa.Scatta infatti una seconda inchiesta sulla morte del calciatore, avvenuta il 4 marzo del 2018 in un albergo di Udine mentre si preparava con la squadra.È la procura di Firenze ad aprire un fascicolo.Per falso materiale commesso da pubblico ufficiale.Le indagini riguardano un esame particolare a cui Astori, non sarebbe mai stato sottoposto.Uno dei nomi scritto nel fascicolo è quello del professor Giorgio Galanti, già indagato, insieme al professor Francesco Stagno, nella prima inchiesta aperta qualche mese fa per omicidio colposo.L’altro indagato per falso è una dottoressa specializzata in Cardiologia e in Medicina dello sport.Entrambi sono stati convocati dal pm Antonino Nastasi per essere interrogati nei prossimi giorni.L’inchiesta-bis sarebbe partita una ventina di giorni fa quando a Careggi la polizia giudiziaria, durante una nuova perquisizione, ha rinvenuto un certificato medico predatato.Il documenti stabiliva che Astori, fosse idoneo a praticare sport.Ma il certificato potrebbe essere falso poiché attesterebbe l’esito di un esame cardiologico mai eseguito sull’atleta.Secondo gli inquirenti la dottoressa avrebbe redatto il certificato in concorso con Galanti.Dall’atto risulterebbe un esame cardiologico effettuato su Astori nel luglio 2017, ma la procura è convinta invece che il certificato sia stato stilato la primavera scorsa e che, quindi, non sarebbe autentico.Davide Astori, secondo le indagini, morì per una patologia cardiaca mai diagnosticata, grave a tal punto da impedirgli di proseguire la carriera di calciatore.Il certificato ritenuto falso, mostrerebbe invece che Astori, secondo i medici, sarebbe stato ritenuto idoneo al calcio perché in possesso di tutte le informazioni medico-scientifiche necessarie.La morte di Davide Astori ha lasciato un gran vuoto, soprattutto nella sua famiglia e nella compagna, Francesca Fioretti che, dopo la tragedia ha deciso di continuare a vivere nella casa in cui, insieme, avevano costruito la loro vita.