MASTURBARSI IN LUOGO PUBBLICO
Uscita la notizia mi sono girata un paio di siti per scoprire un quotidiano che riportasse il fatto aggiungendo un particolare, un’opinione personale, un taglio filosofico o graffiante. Invece con grande delusione ho letto le stesse parole, la stessa sincronia, esclusi un paio di quotidiani cui hanno avuto l’ardire di modificate il piano lettura. La notizia è questa:“Eiaculare sui vestiti di una donna in un luogo pubblico non è violenza sessuale, piuttosto un mero atto osceno!” A stabilirlo è il gip Alessandra Cecchelli che ha respinto la richiesta di custodia cautelare in carcere, avanzata dal pm Andrea Pedalino, per un marocchino. Ripreso dalle telecamere interne di un autobus si nota il tipo intento ad una masturbazione compiuta accanto ad una ragazza. Appena l’uomo scende lei si accorge di avere gli abiti sporchi. A prescindere dal disgusto schifoso del gesto, non mi riferisco alla masturbazione è chiaro, ma al luogo in cui è stata compiuta e sulle dinamiche del finale, mi sono posta delle domande, una delle tante è come sia possibile giungere ad una tale non curanza e ad un menefreghismo selvaggio.Siamo arrivati a dar sfogo agli istinti animaleschi come fosse l’irrefrenabile bisogno di fare pipì? Poco tempo fa, con la legge art. 527, il tipo in questione, sarebbe stato punito con la reclusione da tre mesi a tre anni, poi a seguito della depenalizzazione l’articolo è stato modificato e, a parte alcuni casi definiti gravi, la reclusione è stata sostituita con una sanzione amministrativa da euro 5.000 a euro 30.000. Continuando a leggere vediamo che la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi, ( forse quei sei mesi sono il rush finale per la redenzione ) si applica se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori eccetera eccetera. Gli autobus cittadini sono vietati ai minori di 18 anni? Mi sono persa forse qualcosa negli ultimi tempi? Questo essere che si masturba in un autobus, che viene sugli abiti della ragazza accanto, sarà stato mago Merlino per aver nascosto l’arnese per tutto il tempo necessario, spero soffra di eiaculazione precoce, ma l’autobus è il mezzo pubblico più usato dai giovani, si parla infatti di una ragazza, non di una signora della quarta età. Non sono razzista, fosse un connazionale penserei la stessa cosa, questi atti vanno puniti severamente. Certo che non è violenza sessuale, ma la spinta perversa dell’atto impone alla vittima di sottostare ad una violenza a distanza. Il piacere dell’uno diventa abuso dell’altro. Ricordo perfettamente un fatto avvenuto quando ero alle superiori. Un malato di mente soggetto a parafilia di esibizionismo, si masturbava fuori dal nostro istituto all’interno della sua auto, perfettamente parcheggiata sul ciglio del marciapiede dove orde di ragazze passavano obbligatoriamente per tornare a casa. Il suo bisogno di sorprenderci, scandalizzarci imponendo le sue regole ha scatenato in noi sentimenti ambivalenti: la vergogna nell’aver visto e la paura di non sapere che cosa fare. Dirlo alle suore con il timore di non essere credute o peggio ancora di sconvolgere la loro fede intoccabile, era fuori discussione. Ci schifavamo, ma senza coraggio di denunciare. Dopo una settimana venimmo a sapere che un maschietto dell’istituto era andato dai carabinieri e il tipo non si vide più. Sono quegli atti che non dimentichi, forse ero davvero candida al tempo, ma il solco creato dentro di me resta incancellabile. Questi soggetti impongono i loro impulsi a vittime inconsapevoli, disumanizzando la volontà dell’altro, ritenendolo solo una “cosa”.Dolente, ma se fossi stata il gip lo avrei estradato all’istante, senza possibilità alcuna di far ritorno nel nostro Paese. Fosse stato un italiano gli avrei fatto passare la voglia di fare “teatro” in una cella di un metro quadro e.. punto!
