ROMA, VIA DEL MORTARO. UN LUOGO CHE HA VISTO NASCERE SOGNI

ROMA, VIA DEL MORTARO. UN LUOGO CHE HA VISTO NASCERE SOGNI

Via del Mortaro, Roma.Il nome fu dato a quello che prima era un vicolo dal grande mortaio di pietra (per pestare il sale) che faceva da vasca a una fontanella, poi scomparsa. La Chiesa, Santa Maria in Via, antica e ristrutturata più volte, aveva un’apertura lungo il muro, e un’iscrizione che ne spiegava la funzione: «Questa la buca delle zitelle». Le ragazze povere e non sposate deponevano lì le loro richieste, suppliche, storie tragiche o semplicemente tristi, i loro sfoghi. Tra il 1576 e il 1724, la Confraternita che aveva sede nel vicolo cercava di aiutarle e di accasarle.Nel 1883 una parte del vicolo venne eliminata per far posto a via del Tritone.Il 12 marzo 1896 il fotografo La Lieure organizzò lì la prima proiezione in Italia di un film. Mezz’ora da cui gli invitati, così numerosi che non erano riusciti a entrare tutti, uscirono entusiasti.Sullo schermo erano stati proiettati: un giocoliere all’opera, una partita di carte, una scena balneare, un treno in corsa, un treno che partiva, una strada in un normale momento della giornata.Gli spettatori urlavano al miracolo. I loro 50 centesimi erano stati ben spesi. I giornali titolarono «La scoperta del secolo» e predissero che il cinema avrebbe conquistato il mondo.Poche sere, e gli spettacoli andarono deserti. I romani si erano già stufati.