QUESTO MIO CHIAMARTI ANCORA
A volte mi sveglio nel cuore della notte e ti chiamo forte. Come facevo da piccola per il mal di denti che diventava otite. Come facevo quando nei sogni c’erano orridi figuri che mi venivano a cercare.Ancora ti chiamo la notte, poi mi siedo sulla sponda del letto, bevo un po’ d’acqua e mi ricordo che tu non arriverai.Ancora mi affaccio alla finestra, e aspetto di vederti passare – una sorpresa , dicevi – cercando rifugio.È che nonostante tutto, oggi avrei più bisogno di risentire tutto ciò che mi hai detto e io non avevo capito.Molti anni fa, il primo di ottobre nasceva mio papà
