IL CUNEO FISCALE, UN PROBLEMA PER IL WELFARE
La riduzione del cuneo fiscale spacciato come un provvedimento a favore dei lavoratori, non è altro che l’ennesimo piacere alle imprese, le quali potranno dire ai lavoratori che gli stipendi sono aumentati, ma di fatto loro non ci mettono un euro. Nei fatti un taglio delle imposte per i dipendenti, provoca una diminuzione delle entrate per lo Stato, quindi ulteriori tagli ai servizi ed aumenti dei costi per gli utenti, in particolare pensionati, disoccupati e studenti.In pratica il finto aumento te lo bevi pagando quello che ti spetterebbe di diritto ed il datore di lavoro continuerà a consumare la stessa dose di ostriche e champagne.Una politica mirata al mondo del lavoro guarda alla redistribuzione, ovvero aumentare le imposte a chi guadagna di più e specula nella finanza, così da agire per un welfare il più vicino alle esigenze dei ceti mediobassi senza intaccare il potere economico del suo reddito.La tassazione applicata ai redditi da dipendenti italiani è in linea con quella degli Stati più avanzati, non è invece in linea il reddito lordo percepito, un terzo più basso degli stessi.Dov’è finita la proposta utile ad andare incontro alle esigenze dei lavoratori, ovvero il salario minimo?
