I PREDATORI DELLA RIMODULAZIONE DELL’IVA

Le audizioni parlamentari sulla Nota di aggiornamento al Def, sono statela scontata confermadi quello che anche le pietre sanno: i 7,2 miliardi di “recupero dell’evasione” previsti sono una purissima idiozia. Ma la storia di questa voce di “copertura” molto andreottiana è ormai risaputa. Il governo puntava a fare un grasso bottino aumentando l’aliquota intermedia Iva, quella del 10%, e usare il gettito per copertura e per la riffa degli scontrini e per il cosiddettocashback. Era tutto pronto, inclusi giornaloni e giornalini, per presentare agli italiani la rivoluzionaria misura, quandoMatteo Renzisi è messo di traverso, costringendoLuigi Di Maioa metterglisi in scia. Motivo per cui si è fatto buon viso a cattivo gioco scrivendo quel numero ed imputandolo alla “lotta all’evasione”. Ma il ministro dell’Economia,Roberto Gualtieri, non ha certo gettato la spugna, visto che una simile voce di bilancio mai passerebbe lo scrutinio bruxellese. E quindi, che si fa? Per cominciare, si prova col lavaggio del cervello dell’opinione pubblica, con parole in codice quali “pannolini” e “assorbenti”. Se non bastasse, si passa a “bollette”, su cui si promettono riduzioni di Iva, finanziate con la ormai leggendaria “rimodulazione”. Primo punto su cui dovete porre la vostra testolina: in nessun caso la rimodulazione potrà essere neutrale sul gettito. In altre parole, scordatevi che l’aumento di Iva su alcuni beni e servizi sia esattamente compensato da riduzioni su altri, o dalla restituzione del 2-4% a chi effettuerà acquisti con pagamenti digitali. Perché? Perché mancano 7,2 miliardi alla copertura del deficit-Pil al 2,2%, figlioli. Non è difficile, coraggio. Ve lo ripeto: servono alcuni miliardi, diciamo non meno di cinque. Servono di soldi veri, non di promesse di recupero di evasione. Per questo servono aumenti Iva, con lo zuccherino di restituzioni assai parziali e frazionali del gettito. In subordine, ma proprio in subordine, serve un’azione di contrasto ad aree considerate a “rischio evasione”. Vediamo come. Oggi sui giornali trovate quello che sta uscendo dalle testoline del Palazzo. SuRepubblica,Valentina Contespiega la meravigliosa idea del presidente Inps,Pasquale Tridico, già passato alla storia per aver inventato un improbabilemoto perpetuo di deficitgrazie al reddito di cittadinanza. Questa volta Tridico promette di recuperare nel 2020 ben 5 miliardi di compensazioni indebite tra crediti previdenziali e debiti fiscali. Il tutto grazie ad una miracolosa piattaforma che incrocerebbe i dati di Inps, Inail e Agenzia delle Entrate, in grado di fiutare come un segugio le compensazioni fittizie. Ma non è meraviglioso, tutto ciò? Come abbiamo fatto a non pensarci prima? Il dato: tra il 2012 ed il 2018, le compensazioni relative a contributi Inps ed Inail sono cresciute del 74%, da 7,85 a 13,66 miliardi. Già solo questo dato, per Tridico, indica ilfumusdell’evasione. Potrebbe anche essere vero, per carità ma, come scrive Valentina Conte,