LA GUERRA TRA LE TRE GEMELLE GUERRA

LA GUERRA TRA LE TRE GEMELLE GUERRA

Oggi sulFoglioil tignosoLuciano Caponesegnalache è in corso l’ennesima lite tra gemelli della politica italiana. Solo che, a questo giro, ad essere coinvolta è un’economista che, meglio di chiunque altro, conosce la purissima idiozia del cosiddetto contrasto d’interessi ma, ciò malgrado, finisce in una disputa con la suaalter egopolitica. Che tempi tristi. Tutto inizia conl’intervista di ierialCorrieredi Maria Cecilia Guerra, economista ed esponente di LeU. Dovete sapere che Guerra non è una figura qualunque: è soprattutto colei che,in un memorabile articolopubblicato anni addietro sulavoce.info, ha spiegato in modo esemplare logica ed aritmetica della fallacia chiamata contrasto d’interesse. Intervistata da Mario Sensini, la gemella politica di Guerra sostiene invece con vigore questa panzana, dietro cui generazioni di arruffapopolo italiani hanno campato. E pazienza che, nel pezzo, ilcontrastod’interessi divengaconflitto; quello è uno lapsus ricorrente, forse neppure ascrivibile alla gemella Guerra. L’altra gemella Guerra, nel 2006, scriveva invece col collegaAlberto Zanardi, nel frattempo andato all’Ufficio parlamentare di bilancio: Non sarebbe neppure difficile da cogliere, intuitivamente prima che per logica e numerima, come abbiamo visto, questo tema è diventato una sorta di campagna di marketing per una politica fallita popolata di saltimbanchi di varia estrazione. Non è un caso, ad esempio, la comparsa, tra le “idee” del Documento programmatico di bilancio, di questa levata d’ingegno: Quindi, vediamo:abbiamo la Guerra economista che demolisce il contrasto d’interessi, la Guerra personaggio politico che punta a sfoltire le detrazioni aumentando la pressione fiscale anziché ridurre le aliquote (altrimenti non sarebbede sinistra), e la Guerra personaggio politico che punta ad aumentare le detrazioni mediante miracoloso contrasto d’interessi. Pensate il frastuono di vocine nella mente. A me viene un’ulteriore complicazione, in nome dell’equità:se mettiamo un tetto di reddito alla detraibilità, perpunire gli schifosi ricchi da centomila lordi annuiin su, finirà che i figuri di cui sopra perderanno incentivo a chiedere fattura, perché altrimenti il loro beneficio fiscale si ridurrebbe. E parliamo di gente che, per definizione, fa muovere l’economia. Attendiamo il parere della quarta gemella Guerra, quindi. Ma torniamo alle altre tre gemelle. Qui c’è anche un problema tecnico-politico all’interno di LeU, avverte Capone, visto che Vi consiglio caldamente di reperire e leggerequel libro. Tra le altre cose, troverete gli esempi numerici che dimostrano la fallacia del contrasto d’interessi sotto pressoché tutte le ipotesi e scenari, oltre ad una sapida trattazione di altre fallacie tipo “manette agli evasori” e tassazione del contante. Visco concludeva l’esame del contrasto d’interessi con questo epitaffio: Attendiamo quindi la replica delle numerose gemelle Guerra.