FALSO SOGNO AMERICANO ALLA CILENA IMPERO DI DISEGUAGLIANZE

FALSO SOGNO AMERICANO ALLA CILENA IMPERO DI DISEGUAGLIANZE

Le misure sociali promesse da Piñera, passato dalla «guerra» alle scuse, non bastano. Ieri sciopero generale. «In piazza sono scesi consumatori abusati, giovani furiosi e adulti indignati». L’analisi di Pablo Sepúlveda Allende, nipote di Salvador Allende.«In meno di una settimana Sebastián Piñera è passato dal ‘siamo in guerra’ al ‘chiedo scusa ai miei compatrioti’». Senza dignità, l’uomo della destra cilena figlia di Pinochet prova a far fronte alla risposta popolare al Cile che lui credeva di governare, ‘l’isola felice’ dell’America latina, l’aveva chiamata ancora qualche settimana fa. Misure tampone a coprire le più evidenti vergogne. Aumento del 20% delle pensioni sociali, oggi intorno ai 150 dollari (nessuno aveva rilevato la folle inadeguatezza?). Assicurazione per le malattie e farmaci convenzionati, visto che sino ad oggi, se non avevi i soldi, potevi morire. Un salario minimo di circa 470 dollari, con sussidio alle imprese che non riescono a garantirlo. Stabilizzazione del prezzo dell’energia elettrica. Poi, quasi intervento socialista, una tassa del 40% sui redditi più alti, il taglio degli stipendi dei parlamentari e altro a cercare di calmare la rabbia popolare… CONTINUA SU REMOCONTRO: