LE SARDINE CONTINUINO A SCENDERE IN PIAZZA. PER IL PARTITO, SI VEDRA’

LE SARDINE CONTINUINO A SCENDERE IN PIAZZA. PER IL PARTITO, SI VEDRA’

Il movimento delle sardine non diventerà partito. Per me è un errore strategico. E invece no. A pensarci bene, è la cosa migliore che potesse fare, il Movimento delle sardine. Evitare di trasformarsi in partito. Non ora, almeno. Il ruolo del Movimento in questo momento è quello di pungolo nei confronti del centro- sinistra. Di rilancio di una politica vera che sancisca il tramonto dell’epoca  delle fake news, dell’ignoranza, dell’arroganza, del dileggio, delle campagne elettorali permanenti, iniziata con Berlusconi e proseguita con Renzi, Salvini, Meloni. Il ruolo del Movimento delle sardine è  insomma quello di colorare la società italiana di cultura, pacifismo, rispetto verso il prossimo,  di far voltare pagina ad  una società italiana incattivita e razzista, preda di un odio sordo e grigio. E’ quello in fondo che i centomila di Piazza San Giovanni hanno fatto capire ampiamente: vogliono un’Italia basata su solidarietà, collaborazione, impegno, merito, e vogliono archiviare per sempre il sovranismo al tramonto. Chi le scrive c’era, sabato scorso in Piazza San Giovanni. E, oltre ad essere stato colpito dall’imponenza di una manifestazione organizzata sui social e senza soldi,   ha visto  volti puliti, tantissimi giovani e giovanissimi, qualche anziano leone con il sorriso pieno di soddisfazione per quell’improvviso, inaspettato riveglio dell’Italia civile.  Un bel vedere quella piazza stracolma, mi creda . Ragazzi del volontariato, dell’Italia colta e perbene hanno  detto basta ad un  Paese brutto, sporco e cattivo, fatto di propaganda e zero concretezza . Vogliono altro. Quanto alla discesa in campo,  nell’assemblea di domenica scorsa, saggiamente quei quasi duecento delegati delle sardine  lo hanno messo perfettamente in chiaro. Sì ad una partecipazione politica, no alla nascita di un partito. Non sarebbero pronti e  un partito non servirebbe, adesso.  Serve al contrario  tornare in mezzo alla gente, andare nella provincia abbandonata da troppo tempo  dal Pd e dai partiti di sinistra e raccontare un’altra verità, diversa da quella sovranista.Le sardine continuino insomma a presidiare le piazze italiane piccole e grandi , ad affollarle anche tutti i giorni con manifestazioni e flash mob,  continuino a testimoniare  che esiste un’Italia diversa, continuino a puntellare la democrazia. Ci faccia caso, signor Amiconi. Già solo questo ha mandato in fibrillazione l’estrema destra leghista e di Fratelli d’Italia. Tremano, sono nel panico. In un mese, le sardine hanno  oscurato il salvinismo che, sarà un caso, nei sondaggi  ha iniziato a perdere consensi  Poi, semmai, andando ad elezioni anticipate, si vedrebbe il da farsi.  E’ chiaro che se si creasse una saldatura, molto probabile, tra Renzi, Salvini, Berlusconi e Meloni, allora il patrimonio di consensi e di entusiasmo, potrebbe tornare utile per arginare l’avanzata della destra destra. Una cosa comunque  è certa. Quelli che avrebbero potuto essere gli spazi del movimento 5 stelle, almeno di una parte di esso, quello oggi deluso dal sovranismo di Di MAio e DI BAttista,  adesso sono stati occupati del Movimento delle sardine. L’errore principale del partito fondato da Grillo è stato infatti quello di dichiararsi nè di destra nè di sinistra. Fuori dal mondo. Mai come oggi esiste la destra ed esiste la sinistra. E le sardine, almeno loro, sanno da che parte stare. Con chiarezza.