LA FAMIGLIA MARCON, ESEMPIO DI UN’ITALIA CHE NON SI PIEGA

Guardate queste persone. Sono la famiglia Marcon. Torinesi. Padre, madre e quattro figli. E sono il cuore pulsante di quell’Italia che non si piega all’odio, all’indifferenza. Da quattro anni fanno una cosa meravigliosa: ogni venerdì caricano la macchina di cibo, vestiti, coperte e medicine. Poi si mettono in viaggio tutti insieme. E vanno in periferia, dove ad aspettarli ci sono decine di senzatetto. Decine di persone che non hanno più niente. Che vivono al freddo in giacigli di fortuna. Spesso soli. A volte con storie di dolore alle spalle. Ma con loro, con tutti loro, la famiglia Marcon non fa “soltanto” volontariato. No. Fa qualcosa di più: dà loro una vera famiglia. E ne ricevere un’altra. Già, perché ormai sono tutti “un’unica famiglia”, come dicono loro stessi. Quando arrivano si scarica infatti la macchina e poi si fa la cosa più bella che può fare una famiglia: si sta insieme. Si dà e si riceve calore umano. Si beve un caffè, si mangia qualcosa. Ci si scambiano vestiti e coperte. E si gioca. In particolare Nicolas, il figlio più piccolo. E’ adorato da tutti. Tutte le volte che arriva, i senzatetto ci scherzano, ci giocano. Gli chiedono com’è andata a scuola. Come ha passato la settimana. Lo “rimproverano” scherzosamente se ha preso dei brutti voti. Gli vogliono bene. E lui ne vuole a loro. Questa Italia, questa Italia di solidarietà, amore, che ricrea il concetto di “famiglia” rendendolo sublime nel calore umano allargato anche a chi non ha più niente, è allora l’Italia che ci sta più cuore. Perché ci dà speranza per la cosa più bella del mondo: una società migliore. A tutti voi diciamo quindi grazie e auguriamo buone feste. A voi tutti che siete, davvero, la famiglia allargata più bella d’Italia.