AUSTRALIA DEVASTATA DALLE FIAMME E QUESTIONE AMBIENTALE CHE NON PUÒ PIÙ ESSERE IGNORATA

In Australia, adesso, è piena estate. E poco più di due settimane fa si è registrata la temperatura media più alta di sempre nel Paese: 41,9 gradi. Un’ondata di caldo devastante ha provocato migliaia di incendi su tutto il territorio. Al momento, una superficie di terreno più grande del Belgio è andata completamente bruciata, milioni di animali sono morti arsi vivi, migliaia di specie animali e vegetali sono state dichiarate a rischio di estinzione (anche i Koala, che sono stati decimati dagli incendi). Poi ci sono gli esseri umani.Fiumi di persone si sono riversati sulle spiagge per sfuggire alle fiamme.La marina australiana li sta facendo evacuare.È una catastrofe umanitaria e naturale senza precedenti. E tutto ciò è la più diretta conseguenza dei cambiamenti climatici.Quelli che non esistono, quelli che “Vabbè, ma Greta Thunberg c’ha la poltrona di lusso in salotto ed è manovrata dai poteri forti”, quelli che “Non c’è nessuna emergenza, GRETINI!”. A breve, a brevissimo, queste immagini potrebbero essere sempre più comuni, le potremmo vedere in continuazione ovunque, anche nelle nostre città, se non ci decidiamo subito a fare qualcosa, a dare una netta sterzata alle nostre priorità politiche e sociali. La questione ambientale è la più importante sfida che si pone oggi per la specie umana.Perderla, molto probabilmente, significherebbe estinguerci. Ma voi potete sempre scegliere di poter dire, un giorno, di non aver voluto mai credere a tutti gli scienziati perché Greta era una ragazzina viziata, eh.Scelta vostra. Di sicuro, però, non si può più fare finta di niente.Oggi non è più possibile.