M5S, LA SVOLTA MODERATA E RESPONSABILE TIPICA DEI PARTITI DI GOVERNO
C’è una strana asimmetria nella vicenda dei 5s. Dopo una fiammeggiante stagione all’opposizione del Sistema in tutte le sue accezioni, culminata con una impetuosa avanzata elettorale, i grillini hanno impresso alla loro azione politica una svolta moderata e responsabile tipica dei partiti di governo. L’asimmetria della sorte consiste però nel fatto che quelli che un tempo apparvero come i monopolizzatori di ogni contestazione giovanile, si sono fatti trovare prima al governo con la Lega e poi come invischiati in una paludosa congerie di mediazioni e compromessi, dalla rinascita di una sinistra giovanile e dalla crescita di una coscienza ambientalista. E anziché essere, questa sempre più diffusa sensibilità, uno stimolo ad imprimere una svolta alla loro azione di governo, con provvedimenti coraggiosi e innovativi, i grillini, che ambientalisti sono nati, sono stati come presi in contropiede e sembrano arrancare faticosamente dietro i movimenti giovanili come un qualunque bolso partito socialdemocratico al potere da 30 anni. E’ il mesto destino che colpisce chi governa? Forse, ma c’è anche dell’altro. Io credo che questa difficoltà del M5S dipenda dalle aporie del loro giustizialismo e dunque dalla nefasta influenza di Marco Travaglio. Perché quella ereditata da Davigo, Di Pietro e dal partito del FQ, essendo una forma di populismo dal volto rabbioso e vendicativo che subordina ogni valore ad un algido e anche perfido colpevolismo, congiura nello spingere i 5s a confondersi con le destre e li allontana da quella sinistra liberale e antifascista di cui sono intrisi i movimenti giovanili di oggi. E poi perché di fronte agli scenari di apocalittici disastri climatici planetari continuare a urlare lo slogan “più galera per tutti”, è semplicemente una colossale idiozia.
