CONVEGNO SULLA PEDOFILIA. SARÀ L’ALBA DI UNA NUOVA CHIESA
È iniziato in Vaticano il lungo convegno sulla piaga perpetrata dalla Chiesa ai minori, ai bambini. Sono state le dure parole di Papa Francesco ad inaugurare la prima giornata dell’Incontro su “La protezione dei minori nella Chiesa”.E la Chiesa di Roma era presente con patriarchi, cardinali, arcivescovi, vescovi, superiori religiosi e responsabili provenienti da tutto il mondo.Pontefice nel chiedere risultati concreti, reali ha voluto sottolineare la necessità di mettersi in ascolto dello Spirito Santo per intendere “il grido dei piccoli che chiedono giustizia”. Dinanzi alla “piaga degli abusi sessuali perpetrati da uomini di Chiesa” Francesco non si limita a chiedere la denuncia verso i colpevoli, la solidarietà verso le vittime, indica chiaramente: “Ci vuole concretezza”.È dunque il momento di intervenire per le ferite, per le piaghe, per quegli squarci causati dello scandalo della pedofilia perpetrato verso persone inermi, verso i bambini.Occorre intervenire per quella vergogna senza fine perpetrata verso la vita, verso la fede. Per aiutare le riflessioni, Papa Bergoglio, come sostegno propone nella condivisione “alcuni importanti criteri, formulati dalle diverse Commissioni e Conferenze episcopali”, come “linee-guida”, consegnate ai partecipanti allo scopo di formulare il giusto indirizzo.A rendere evidente come la Chiesa cattolica voglia impegnarsi, incamminarsi verso una nuova alba è la volontà di Papa Francesco di non nascondere, di non coprire come troppe volte è accaduto nel passatoEd il fatto che questo convegno smuova un mondo arriva da un vero e proprio shock giunto a margine dell’iniziativa.Una nuova denuncia che deflagra proprio nel momento in cui il Papa parla al summit in Vaticano sulla protezione dei minori per contrastare la piaga degli abusi sessuali dei preti sui minori.A farla Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, durante una trasmissione speciale su Tv 2000, l’emittente della Cei.Don Vinicio, non senza trasmettere un profondo dolore ha detto di essere stato lui stesso vittima di abusi sessuali, da parte di altri sacerdoti, quando era giovane e in seminario. “Erano da mandare al diavolo – ha raccontato don Vinicio – perché non erano degni. E tutto questo mi è rimasto dentro per 50 anni. Ma non ho avuto sensi di colpa e questo mi ha aiutato invece a guardare al sacerdozio con lo spirito aperto, solare, bello”. “Io mi sono salvato con questo pensiero: i vigliacchi erano loro non io. Non mi sono mai sentito vittima perché le persone malevoli, subdole e delittuose erano loro, adulti, presunti o veri educatori”, ha proseguito don Vinicio Albanesi. “Il messaggio di Cristo è un messaggio infinitamente propositivo. Sono a volte, non tutti per fortuna, alcuni ad averlo intristito e reso cattivo. Cristo ha difeso i bimbi, la samaritana, i ciechi, gli zoppi. Cristo ha guarito e c’è purtroppo invece chi con le parole provoca ferite e anche la morte”, ha concluso.
