L’ORRIBILE “ESPERIMENTO SOCIALE”DI FOLIGNO

L’ORRIBILE “ESPERIMENTO SOCIALE”DI FOLIGNO

Per il fatto in sé e perché avvenuto a Foligno nella mia terra sono stato preso dallo sconforto leggendo del bambino che il maestro aveva messo in piedi rivolto verso la finestra, additandolo ai compagni di classe come brutto perché nero. Un’azione orribile che il maestro tenta maldestramente di giustificare definendola “esperimento sociale”. Maldestra difesa perché in passato nei campi di concentramento nazisti il razzismo si è manifestato anche sotto forma di esperimento. Un atto e una giustificazione specchio entrambi dei tempi che viviamo nei quali sembra smarrita la consapevolezza delle azioni che si compiono. Mi ha rasserenato e dato speranza sapere che i primi a reagire contro quanto accaduto siano stati i compagni di classe del bambino raccontandolo ai genitori. E che questi si siano fatti carico del loro dispiacere facendolo proprio, denunciando l’accaduto al dirigente scolastico, alcuni rendendolo giustamente pubblico impedendo così che corresse il rischio di svanire dentro una lenta decisione burocratica. Rinfranca anche la pacatezza e il sincero dispiacere con il quale mamme intervistate commentavano quant’era successo manifestando vicinanza al bambino oggetto di quest’orribile “esperimento”. Orribile in sé, non perché rivolto verso un bambino nero. Lo sarebbe stato comunque anche se vittima fosse stato un altro alunno, un adulto o fosse avvenuto in luogo diverso da un’aula scolastica.