BUGO MORGAN E LA SCOMBICCHERATA ESIBIZIONE SANREMESE

BUGO MORGAN E LA SCOMBICCHERATA ESIBIZIONE SANREMESE

Ho cercato di capire che cosa è successo, perché mi ero perso il perché di tutto sto casino. Ieri sera, la sera delle cover, Bugo e Morgan hanno cantato “Canzone per te” di Sergio Endrigo. Morgan ci sentiva a palla, dirigeva l’orchestra, ha stonacchiato al piano ma sembrava che interpretasse insieme la Nona di Beethoven e la Divina Commedia recitata da Gassman. Bugo stonacchiava pure lui, sbagliava i tempi, sembrava aspettasse un prosecco al bar dell’Ariston dopo l’esibizione. Andava fuori tempo, partecipazione emotiva -275, zero Kelvin, proprio mentre Morgan andava a stringere le mani dei dirigenti Rai, forse sperando in prossimi contratti. Bugo ha trasformato un ultimo sussulto napoleonico del leone ferito in un medicare ridicolo con una esibizione scombiccherata, sgangherata e senza senso. E Morgan, vedo ora, già nel pomeriggio si era lamentato che non gli avevano fatto provare la canzone di Endrigo, che andava incontro a brutte figure, e che Bugo di tutto questo se ne fotteva. Morgan si è vendicato sul palco il giorno dopo, con un testo al veleno contro Bugo scritto nella notte, e cantato tutto fuori tempo – tanto per non perdere le buone abitudini. E però pretendeva che Bugo rimanesse lì a cantare. Già Bugo non cantava di suo, quando andava tutto più o meno bene. Figurarsi se lo infami sul palco.